Il Vostro futuro Nautico [pag. 4]

Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- Ultima modifica di Yatar1963 il 02/08/11 12:48, modificato 1 volta in totale
VanBob ha scritto:
Ecco perchè ho scritto che sarebbe più corretto ascoltare i giudizi di ogni categoria.

Il Forum è uno spaccato della Società
Il nostro Forum oltretutto ha dimostrato sempre un grande senso civico.

Ma riusciremmo davvero ad essere così oggettivi da riuscirci o scadremmo nel naturale (e in fondo giusto) egoismo che si fonda sul proteggere se stessi ed esigere il massimo alla propria famiglia?
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
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effelle
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penso di non dire nulla di nuovo a ciò che già hanno sottolineato Yanez, Van bob e altri,
ma a mio giudizio oggi si dovrebbe tornare a una nautica più sostenibile, mi spiego meglio:
è giusto ciò che dice Van, che chi ha problemi a mettere in tavola la minestra la sera non ha certo il gommone da ingrandire o il 2t da cambiare, come è giusto e conseguente al discorso sopra (yanez) che parlando di nautica ,parliamo del di più!!!
ognuno di noi ha disponibilità economiche diverse, è un dato , e lo si evince dalle diverse pagine personali, ma a mio avviso al giorno d'oggi occorre avere mezzi con consumi contenuti, carrellabili facilmente.
oggi il divario tra ricchi e poveri è maggiore di un tempo.. ma ricordo ( e chi non lo ricorda?)
che una volta un 5 metri era un signor gommone, anche nei periodi in cui c'era una ripresa dell'economia del paese o anche solo maggiore stabilità, non si vedevano /esistevano/vendevano mezzi da 6, 7 metri e più, o erano talmente una minoranza da rimanere una elite. eppure la nautica da diporto c'era, esisteva, forte della passione di tanti, che comunque col loro 4 merti smontabile uscivano tutte le domeniche..
oggi mi sembra che dai più, un mezzo del genere non è preso nemmeno in considerazione..
se devo avere uno smontabile stò senza , se non posso avere almeno un 5 mt e mezzo idem..
forse la nautica dei tanti di cui sopra non è vissuta come una passione, ma come staus di appartenenza ad una certa fascia..
in questi primi mesi estivi ho visto nelle varie darsene sempre meno gommoni/barchine alla boa , ma le imbarcazioni da 7, 8 metri in su erano sempre li al loro posto..
anche oggi è possibile vivere il mare per chi ha limitate disponibilità, avere un gommone è un di più è vero.. ma in un gommone, per navigare, lo è anche il GPS, l'ecoscandaglio,una sovramotorizzazione, la radioCD in consolle ecc..
secondo me è possibile vivere la nautica in modo più umile, e quindi meno onerosa, anche al giorno d'oggi..
Marco
Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo
nutrirai per tutta la vita
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VanBob
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effelle ha scritto:
in questi primi mesi estivi ho visto nelle varie darsene sempre meno gommoni/barchine alla boa , ma le imbarcazioni da 7, 8 metri in su erano sempre li al loro posto

Questo è uno dei motivi per cui i produttori si sono lanciati verso l'alto e le riviste di settore espongono i maxi.
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Seppiarolo
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VanBob ha scritto:
effelle ha scritto:
in questi primi mesi estivi ho visto nelle varie darsene sempre meno gommoni/barchine alla boa , ma le imbarcazioni da 7, 8 metri in su erano sempre li al loro posto

Questo è uno dei motivi per cui i produttori si sono lanciati verso l'alto e le riviste di settore espongono i maxi.


Si, è vero, ma diciamo anche che il guadagno quotidiano non viene dalle mega vendite ma dalle tante vendite di piccoli oggetti, secondo me non è una polòita che a lungo porta frutti, anzi ammazza il piccolo che già soffre...
Riccardo
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effelle
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VanBob ha scritto:
effelle ha scritto:
in questi primi mesi estivi ho visto nelle varie darsene sempre meno gommoni/barchine alla boa , ma le imbarcazioni da 7, 8 metri in su erano sempre li al loro posto

Questo è uno dei motivi per cui i produttori si sono lanciati verso l'alto e le riviste di settore espongono i maxi.

certamente, purtroppo la causa non è certo che tutti son passati ad una categoria superiore.. anzi..
a mio avviso in questa direzione si affonderà la nautica..
Marco
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VanBob
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Ti assicuro che il produttore è molto più sensibile al guadagno di 50.000 euro vendendo un solo pezzo grande piuttosto che fare (e vendere) 20 pezzi piccoli.
Se la politica sia giusta o meno (giusta poi per chi? Costruttore o cliente?) lo sapremo tra un po'....
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effelle
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VanBob ha scritto:
Ti assicuro che il produttore è molto più sensibile al guadagno di 50.000 euro vendendo un solo pezzo grande piuttosto che fare (e vendere) 20 pezzi piccoli.
Se la politica sia giusta o meno (giusta poi per chi? Costruttore o cliente?) lo sapremo tra un po'....

è da valutare... che il produttore sia più sensibile al guadagno superiore per un solo pezzo prodotto è vero.. ma l'indotto generale che ruota attorno al diporto ne risente sicuramente di più...
meno gommoni
meno accessori
meno ormeggi affittati
ecc. ecc..
Marco
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Guardiamarina
massipao1978
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A mio modesto parere, è normale che in un momento di crisi, ogni produttore punta su una vendita buona anzichè dieci mediocri! Anche la mia azienda ha optato per questa politica, per il semplice fatto che 100 vendite portano costi maggiori! Per fare 100 gommoni da 4 metri occorrono 10 persone e almeno altrettante che lo pubblicizzano, per un guadagno. Per farne 10 da 10 metri servono 5 persone e altrettante che lo pubblicizzano! Nel totale stesso ricavo con meno fatica e meno inps!
Economicamente parlando la crisi è dovuta dall'apparato bancario, il quale negli ultimi anni ha dimezzato se non annullato il potre di acquisto delle famiglie. Negli ultimi 6-7 anni si è visto un incremento di compravendite immobiliare mai visto prima, con un rilascio di mutui, cessioni, finanziamenti senza eguali! Chi come me vive il settore ricorderà come fino a 2 anni fà, era facile far prendere un mutuo ad una persona (a buon intenditor poche parole), e di come fosse facile rinegoziare debiti con istituti bancari ed interbancari, per non parlare dei tassi dei mutui che 15 anni fà erano all/8, 9 e anche 10% mentre oggi dimezzati! Questo purtroppo porta un sogno nelle tasche di tutti (aver comprato la casa dei sogni, o la barca dei sogni, o la macchina dei sogni), ma anche una bella e corposa rata a fine mese che sicuramente ha un peso eccessivo se messa in linea con gli stipendi attuali/costo vita! Quindi il soldo non gira più se non nelle casse dei creditori, creando così difficolta al commercio. A questo si aggiungono tasse non in linea con i paesi europei, politici ultrapagati, e decifit sempre maggiore.
Io personalmente della crisi me ne frego, cercando di dare un contributo attivo nel pagare tutte le tasse fino a quando la mia zienda potrà farlo! Dopo di che mi inventerò qualcos'altro! Nello stesso modo se il prossimo anno me lo potrò permettere cambierò il battelo, in alternativa terrò il mio! Credo che quest'ultimo discorso se lo facciano in molti, quindi anche la nautica sarà difficile da far morire! Mio padre mi racconta di come ai suoi tempi, insieme a mio nonno, si caricavano a spalla un 20cv evinrude, un gonfiabile 460, una pompetta a piede e se ne andavano sulla spiaggia per il varo! 2 ore per gonfiare e montare il motore...ma tanto tanto divertimento ugualmente! Se le cose dovessero andare proprio male beeee vorra dire che alcuni di noi faranno quello che hanno fatto i nostri nonni o genitori! Per gli altri buon per loro...
Quindi invito tutti ad un sano ottimismo...visto che non si può morire se non si ha il 7 metri ormeggiato in porto! Ma si può comunque tentare di averlo con ipegno, fiducia e sudore della fronte!
La nautica non può morire...forse trasformare
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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Ogni azienda ha la sua politica.
Guadagnare su un pezzo come se se ne fossero venduti 10, è fattibile: basta avere una tecnologia superiore e ricercata.

Altrimenti se ci si limita ad incollare quattro pezzi di vetroresina o di gomma pretendendo di guadagnate dieci volte di più, poi si fallisce e si da la colpa al sistema bancario, allo stato, al nonno e alla cugina.

Concordo con Van quando dice che la nautica non è da grossi numeri, ma da grossi prezzi.
Le uniche vere aziende che producono diporto su scala industriale sono americane.
Con la differenza che la stessa barca in europa possono tranquillamente venderla al doppio.

Idem per gli ormeggi: ove possibile, sotto i 9 metri viene perseguita la politica del varo/alaggio, altro che ormeggi!
E' meglio affittare 30 mq d'acqua a € 3.000 o 150 mq d'acqua a € 25.000?

Quindi non credo che le cause siano da ricercare nella crisi bancaria o nell'eccesso di finanziamenti, per quanto tutto ciò abbia un peso.

Certo: l'eccesso di ricorso al credito "droga" l'economia perchè la anticipa, ma in un europa dove lo Stato non è più sovrano sulla moneta, l'unico modo per far leva è indebitare i cittadini anzichè lo stato Stesso.

Invogliare la gente a far mutui con rate sostenibili, quasi pari all'affitto è cosa giusta e produttiva (a scapito di chi affitta, però...)
Alzargli ingiustificatamente il tasso Euribor in piena crisi del lavoro è delinquenziale.

Rinegoziare debiti bancari è doveroso.
Rifinanziare solo sulla base della casa del bisnonno in garanzia e non su un piano marketing o una idea industriale è proficuo per la banca, ma socialmente criminale.

Esiste un modo di fare banca che non è solo FED o BCE....
Esiste un modo di fare nautica USA e uno di fare nautica Europeo
Esiste un modo di vivere che non è quello del burocrate europeo
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Capitano di Vascello
yanez323
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Massipao ha scritto:Di certo cè che se la gente non ha soldi in più a fine mese deve necessariamente eliminare il superfluo! Ribadisco che bisogna cercare di essere ottimisti

Io ci proverei pure, ma guardando l'ANSA ( o A n s ia) sull'apertura delle borse e la pressione esercitata sull'Italia e l'allarmismo generale, foriero di qualche altro giro di vite, mi riesce piuttosto difficile essere ottimista. Mi riesce più facile eliminare qualcosa di superfluo per paura: la paura di restare senza soldi anche per bisogni più basilari.
Se questo modo d'agire dovuto a paura, basata su dati reali o indotta dal generale allarmismo, continua a perdurare nel tempo, la vedo piuttosto difficile per la ripresa dei consumi sul il mercato interno, con buona pace della presidente di Confindustria.
Vorrei rammentarvi che in periodo di crisi del sistema bancario statunitense, ci hanno ampiamente rassicurato che quello europeo e nazionale erano divesi.Poi però ci hanno accoppato di manovre d'aggiustamento.
Quando si è parlato di rischio default della Grecia, e poi a seguire Portogallo Spagna ed Irlanda, ci sono state ampie rassicurazioni sul fatto che non sicorrevano simili rischi, fermo poi varare l'ennesima manovra d'aggiustamento, con diminuzionereale dei redditi da lavoro e potere d'acquisto, aumento del costo di beni e servizi primari, senza contare l'imposizione fiscale degli Enti locali.
A questo punto, una persona normale, quando si sente rassicurata, può solo andare nel panico.....
Sailornet