Crisi della nautica - forse qualcuno inizia rinsavire [pag. 2]

Capitano di Vascello
yanez323 (autore)
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- 11/12
In merito alla professionalità nel campo della nautica in generale, e in particolare dei costruttori, m'è tornato alla memoria questo topic:
https://www.gommonauti.it/ptopic49050_notarelle_su_assetti_e_dintorni.html?start=30
ed in particolare una frase dell'Ing.DONNO, nell'ambito di un discorso molto articolato e complesso,che mi permetto di riportare:
"Quegli studi e disegni li tengo ben protetti nel mio archivio speciale dove resteranno finché non troveremo chi sarà valutato capace di costruirli come progettati, con i materiali indicati, la tolleranza di costanza qualitativa definita ed al prezzo calcolato; ....."
Se questa è la coditio sine qua non di grande professionista per la realizzazione di un suo progetto, credo possa essere anche la legittima aspettativa dell'utente finale nei confronti di un produttore.
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 12/12
yanez323 ha scritto:
..... c’è una visione della nautica di natura puramente elitaria, sia da parte del fisco, e vabbè, sia soprattutto di chi della nautica ci campa.

O non ci campa più.....
Il mio nuovo lavoro mi ha portato in contatto con un mucchio di aziendine nautiche (2, 3 ... max 10 addetti), contoterziste dei contoterzisti della grossa nautica, crollate come birilli di fronte ai mancati incassi (dovuti!) e alla contemporanea chiusura dei rubinetti bancari.
Capita, quando un sistema indistriale scommette su 10 barche da 10 milioni..... Basta venderne "solo" 7 e vai in vacca!
Magari non è nemmeno colpa tua.... Il petrolio che sale, il dollaro che scende, una zanzara che punge uno sceicco...
Ma fare impresa vuole anche dire prevenire!

Marchi blasonatissimi della mia zona, che fino a 3 anni fa intasavano la statale 16 facendo su e giù con ponti e carene da assemblare, dopo un breve canto del cigno sono stati cinesizzati, ma la produzione comunque non cresce e se cresce le problematiche di liquidità dei contoterzisti (i pochi rimasti) sono le medesime, perchè l'italia ha una struttura del credito pensata per un sistema industriale che non esiste più e non ce l'ha per un sistema artigianale che può puntare a diventare industria

Ne consegue che i suddetti artigiani, spesso fatti venire appositamente dal sud dove esisteva tale specializzazione, non solo hanno chiuso ma stanno abbandonando il loro mestiere e con esso facendo scomparire tutto il loro know how.

Oppure hanno capito che aggiustare 10 motori come il mio, o lucidare 10 carene, o rifare il teak di 10 pozzetti porta pane come e più di un grande yacht: ma a 20-25 € l'ora.... (che se fai i conti son pure troppi) Non a 50 che in realtà diventano 100!
E allora diventa possibile per il diportista avere più cura del proprio motore, del proprio scafo, del proprio pozzetto in teak....

Per i sopravvissuti......: se compri una 500 o una Golf ti offrono 1.000 allestimenti (e per tutte le tasche)
Se compri una barca ti offrono 100 marchi per lo stesso prodotto, ma anche se è un'utilitaria te la fan pagare come una mercedes
Poi appena il cantierino prova a passare dal 20-24 piedi al 30-32 fa il botto... Chissà perchè????

Una cosa però mi piace: a differenza di certi ministri che vanno in caccia di un petrolio che non c'è o che se c'è è troppo costoso da estrarre, c'è almeno qualche Gommonauta che ha capito che l'oro nel nostro mare lo possiamo trovare, dando lavoro e soddisfazione per tutti: solo che il nostro oro è blu, non nero!
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Sailornet