Prato:addio a 7 vicini di casa

Prato, la strage annunciata del lavoro sommerso !

Ieri a Prato sono morti sette operai e tre sono rimasti gravemente feriti per ustioni e intossicazione da monossido di carbonio a causa di un rogo divampato in una fabbrica tessile gestita da cittadini di nazionalità cinese. L'incendio ha fatto crollare l'edificio nella parte dei dormitori, uccidendo gli operai rimasti intrappolati nella struttura.

Non c'era alcuna possibile via di fuga nel laboratorio che si è trasformato in una trappola mortale.

Voglio dare il mio addio a loro, che sarebbero potuti essere compagni di classe di mio figlio Lorenzo, o loro genitori o parenti!

l'otto marzo non ha insegnato nulla

Quando muore qualcuno è sempre una cosa triste e spiacevole, e soprattutto quando questo avviene in un luogo di lavoro e in questo modo lo è ancor di più.

Ma, devo fare anche una considerazione e da e conoscitore della situazione della nostra città devo anche riconoscere che il modo di fare dei cittadini cinesi purtoppo è questo (non di tutti ma della maggioranza di loro), trasformano una parte di magazzini in dormitori fatti con legno e cartongesso, dove stipano decine di persone, con impianti elettrici eseguiti alla meno peggio senza un minimo di sicurezza, ambienti di lavoro senza le minime dotazioni di sicurezza, capannoni sprovvisti di CPI e pieni di bombole del Gas, per non parlare delle norme igienico sanitarie totalmente assenti.
Ma la cosa che mi lascia sconcertato è che se un titolare di una ditta cinese viene preso in una situazione del genere, lo fanno chiudere, sequestrano il magazzino, gli fanno delle multe ...............ma lui riapre tranquillamente in un altro magazzino comportandosi nella stessa maniera.

L'ultimo ritovato è che i cittatini cinesi prendono in affitto le abitazioni dove creano li i dormitori, e per rimanere nell'"anonimato" non fanno allacciamenti al GAS riempiendo le abitazioni di bombole con tutti i rischi connessi, qualche mese fa prese fuoco un abitazione e i pompieri quando entraro si ritrovarono una decina di bomole del gas, fortunatamente non accadde niente, ma immaginatevi se fossero scoppiate, avrebbero raso al suolo una bella zona intorno.

Questa non vuole essere una polemica, ma una semplice costatazione dei fatti, rimane comunque il dolore per queste 7 persone che non ci sono più e per i loro familiari.

Questo dramma palese ha colpito tutti.
Compreso l'ambasciatore Cinese che ha ribadito che leggi e norme italiane vanno rispettate. (cambiando un po' modo di fare da quando si presentò a dettar legge ai Milanesi dopo i fatti di via Paolo Sarti)

Ma mi rifiuto di credere che, vista l'ampia illegalità, sia difficile mantenere sul territorio uno stretto e quotidiano monitoraggio ispettivo delle istituzioni preposte.
Così come restano enormi dubbi sulla regolarità doganale delle importazioni e sulla pericolosità e tossicità di certi materiali importati, trasformati ed etichettati poi Made in Italy

Troppo facile e comodo sostenere tesi sulla "pubblica corruzione": ci possono essere 10-100-1000 corrotti, ma non tutti.
Non si fa perchè evidentemente non si vuol fare.
Non si guarda perchè non si vuol vedere.

Rendendoci di fatto complici non solo di questo omicidio, ma anche del reato di schiavitù (se possibile, ancor più grave)
Perchè tra "lavoro nero" e schiavitù esiste una differenza tecnica e morale che va oltre il non pagare contributi o il lavorare 2 ore in più 7 giorni su 7!

Domani qualcuno acquisirà nome e passaporto di questi poveretti e tutto ricomincerà da capo

Quando si tratta di incidenti sul lavoro pensando come sono morti mi vengono i brividi, ma non sono d'accordo con chi gli affittava il locale perchè ha detto che lui sapeva che li c'era una attività tessile ma no che dormivano all'interno dello stabile..
Vorrei credergli ma non ci riesco, io se fossi il propietario per evitare danni al mio stabile mi sarei affacciato per vedere come si comportavano e quello che facevano...
Mi dispiace ma la nostra Italia sta veramente affondando troppa illegalità troppi stranieri che non sono in regola e che non avendo lavoro si comportano e vivono sfruttando tutti noi..
Non sono razzista ma è ora che lo stato ci tuteli che metta un ALT all'immigrazione clandestina..

Max.

Tempo fa su report fecero proprio un servizio sulla zona di prato e della realtà cinese che vi opera , riscontrando quello che tutti sappiamo , fabbriche dormitori e condizioni al limite dello schiavismo , interpellati gli ispettori del lavoro preposti al controllo di fabbriche e lavoratori gli stessi risposero che la loro forza lavoro era se non ricordo male di 3 o 4 ispettori , insufficiente per un controllo costante , e che quando riscontravano irregolarità gravi la sanzione era una ammenda di poche migliaia di lire ed in casi gravi il sequestro dei macchinari che nell'arco di 30/40 gg venivano dissequestrati .

Ora mi chiedo sono sanzioni che mettono paura ed inducono a rispettare la legge ? a me non sembra

Oggi è stato indetto un giorno di lutto cittadino ho sentito alla radio , dagli stessi politici che governando male e non attuando controlli rendono possibili certe sciagure .

Si dovrebbero vergognare !!!!!!!!!!!!!!

Ma tanto poi vengono rivotati .................................................

nella provincia di Prato ci sono circa 5000 aziende di quel tipo, un utopia controllarle tutte..

effelle ha scritto:

nella provincia di Prato ci sono circa 5000 aziende di quel tipo, un utopia controllarle tutte..

si ma se la situazione è quella implementino gli organi di controllo... ameno che uno di quei 10-100-1000 corrotti sia la persona preposta a fare ciò

Io sarei felicissimo se tutte le comunità (non solo quella cinese) presenti in italia aiutassero lo sviluppo del povero stivale ma purtroppo, e ve lo dice un imprenditore, stando alle regole italiane, queste realtà non possono e non devono esistere. Per prima cosa ovviamente le condizioni di vita di questi poveri "cristiani" trattati peggio degli animali del circo, in secondo luogo il giro di riciclaggio che c'è dietro queste imprese, terzo il mancato gettito che esse sepesso producono.

effelle ha scritto:

nella provincia di Prato ci sono circa 5000 aziende di quel tipo, un utopia controllarle tutte..

Tu sei di Forli e forse conosci la realtà dei divani, che è molto simile a quella di Prato.
Si sono fatte denunce, intere puntate su report e servizi su striscia.
Ora, quei 5 o 6 che dovrebbero controllare li metterei al caldo a guardare la Tv ,non avrebbero bisogno neanche di uscire dall'ufficio.
E a questo punto una bella stangata, sequestro di tutto - espulsione dei responsabili e dei clandestini.
Forse dopo i primi 100, anche gli altri 4900 starebbero più in okkio.

effelle ha scritto:

nella provincia di Prato ci sono circa 5000 aziende di quel tipo, un utopia controllarle tutte..

rambo82 ha scritto:

si ma se la situazione è quella implementino gli organi di controllo.

Fermo restando il cordoglio per le sette vittime di questa tragedia, qualche considerazione va fatta.
Gli organi preposti ai controlli delle violazioni della legislazione sul lavoro, delle norme edilizie e della legislazione sanitaria sono stati negli ultimi anni, per via di continui tagli, messi in condizione di non potere più lavorare.

Per motivi di lavoro mi reco spesso negli uffici della Asp, che ha competenza in termini di ispezioni sanitarie, rilascio di nulla osta igienico-sanitari, pareri su progetti edilizi, rilascio agibilità. Ebbene nel corso degli anni il personale si è sempre più assottigliato fino al paradosso.Nella mia ultima visita ho saputo che l'ufficio era affidato al solo dirigente, un medico, che oltre a rilasciare i pareri edilizi, fare i sopralluoghi congiunti con il Comune per le agibilità, il pomeriggio si occupa di vaccinazioni e due volte a settimana si reca in missione in un'isola minore. La vigilanza chi dovrebbe farla? Pure lui?

Certo, la comunità cinese potrebbe contribuire molto di più integrandosi e rispettando le leggi italiane. E' notizia di qualche giorno fa che la Procura di Firenze stima un tesoretto di 4 miliardi di euro, sottratto da alcuni imprenditori cinesi al fisco italiano attraverso una miriade di piccoli trasferimenti di denaro in Cina, con il Money transfer.