Prato:addio a 7 vicini di casa [pag. 3]

A quanto pare a Prato la GdF ha sgominato una banda italo-cinese molto ben organizzata nel fare ottenere certificazioni false.
Una ex dipendente del Comune con la collaborazione di un'altra impiegata, ancora in servizio, facevano ottenere falsi certificati di residenza a cittadini cinesi.
La dipendente del Comune, evidentemente dell'Anagrafe, riusciva persino a non fare effettuare il sopralluogo alla Polizia Municipale, necessario per la convalida della residenza. In tal maniera decine di cinesi risultavano residenti nel medesimo domicilio.
La residenza era il primo step per l'ottenimento di licenze commerciali e l'apertura delle posizioni IVA.

Aprendo un'azienda tessile o di divani o ancora di import-export, puoi riuscire in 3/4 anni ad accumulare un debito con il fisco cospicuo, che non sarà mai esigibile perché si tratta di aziende di comodo, false già in embrione.
E qualora un esattore delle tasse dovesse presentarsi al fatidico indirizzo non troverebbe nessun Mr Chang.

Notizia di oggi,
alcuni funzionari intascavano dai 600 ai 1500 eurozzi per falsificare permessi di soggiorno e certificati di residenza.
Quanti cinesi ci sono in giro per le città ?
Ehhhmm,
Avete mai visto un funerale di cinesi ?
Che servano i documenti per un altro?

Ps. ho letto solo adesso l'intervento di red1 e quoto in toto

L'unico modo per evitare queste tragedie è portare a tutti i lavoratori diritti e sicurezza.
Ma,purtroppo,anche i diritti dei lavoratori in regola sono in pericolo.
L'industria italiana,con l'alibi della crisi,stà togliendo i diritti acquisiti ai lavoratori,intimiditi dallo spettro della perdita del posto.
O li mette di fronte a scelte (vedi fiat)obbligate con referendum ricattatori,dopo aver estromesso l'unico sindacato degno di questo nome.
La sicurezza sul posto di lavoro è sempre più trascurata perché costa.(790 morti nel 2012)
Invece di estendere i diritti stiamo diventando schiavi come i cinesi.
La Cina è vicina.

dolce*11 ha scritto:

L'unico modo per evitare queste tragedie è portare a tutti i lavoratori diritti e sicurezza.
Ma,purtroppo,anche i diritti dei lavoratori in regola sono in pericolo.
L'industria italiana,con l'alibi della crisi,stà togliendo i diritti acquisiti ai lavoratori,intimiditi dallo spettro della perdita del posto.
O li mette di fronte a scelte (vedi fiat)obbligate con referendum ricattatori,dopo aver estromesso l'unico sindacato degno di questo nome.
La sicurezza sul posto di lavoro è sempre più trascurata perché costa.(790 morti nel 2012)
Invece di estendere i diritti stiamo diventando schiavi come i cinesi.
La Cina è vicina.

Che ci sia sempre da migliorare la sicurezza sui lughi di lavoro è un obbiettivo che dovremmo perseguire, ma forse tu non sai la situazione che abbiamo qui perchè anche la più scalcinata azienda italiana impallidisce nei confronti di tutte le attività gestite da cinesi.
Ho visto qualche settimana il film che è passato sulle reti rai di OLIVETTI, non conoscevo la situazione, ma quella dovrebbe essere la maniera di gestire un industria.

Ciao,vittorio
ti posso assicurare che nell'industria e nell'edilizia,stiamo tornando indietro di 40 anni.
La sicurezza è vista come una spesa inutile e dannosa.
Mancano i controlli e tutti tacciono per paura di ritorsioni.

dolce*11 ha scritto:

ti posso assicurare che nell'industria e nell'edilizia,stiamo tornando indietro di 40 anni.

un piccolo analisi

il nord Italia altamente tecnificato......mettiamo...... una industria falegnamera, entra il cippato o la segatura ed esce la porta o finestra alla fine della linea robotizzata, quindi minimo utilizzo di persone. (risolto il problema, perche di quello si tratta)

quelli che lavorano con contratti indeterminati, godono di 15 giorni di ferie al anno + 15 giorni di permessi per motivi esclusivamente personali pagati non sene parla degli statali

europa del est lavoratori.......con un minimo di copertura sociale e con un minimo o quasi nulla di protezione sindacale, stipendi al terzo degli Italiani.

gli asiatici beh..... non esiste proprio nulla , schiavitù nel secondo millenio

mi ballena nella testa ..... chi vincerà questo braccio di ferro, loro saliranno di livello ? o saremmo Noi a mangiare solo riso?

dolce*11 ha scritto:

nell'edilizia,stiamo tornando indietro di 40 anni.
La sicurezza è vista come una spesa inutile e dannosa.
Mancano i controlli e tutti tacciono per paura di ritorsioni.

Nell'industria non è il mio campo ma sull'edilizia ne so abbastanza, ed è vero che la sicurezza è vista come una spesa inutile, ma è anche vero che in un cantiere sfido chiunque a rispettare tutti i dettami del DL 81, troppe norme, troppo complicate e di difficle applicabilità nel campo reale, norme fatte da legislatori che non consocono il luogo di lavoro. Lo sai cosa manca in edilizia le maestranza qualificate di 40/50 anni fa! Hanno costruito intere città con una manciata di norme, ci saranno stati errori, incidenti, ma non credo maggiori di quegli che accadano oggi, oggi ci ritoviamo con maestranze non qualificate e questo è all'origine degli incidenti sui luoghi di lavoro, perchè tu poi dettare tremila leggi ma se il lavoratore non è qualificato è tempo perso.

Il problema dell'addestramento e qualifica delle maestranze rientra in quei costi che le aziende tendono a risparmiare mandando i lavoratori allo sbaraglio.Sia come conoscenza del lavoro che della sicurezza.
@ Ropanda;
E' proprio questo il punto,non si migliora la situazione dello schiavo,si peggiora quella del tutelato,a scapito della dignità del lavoratore .

Ho letto alcuni spunti in topic diversi, imho assolutamente condivisibili, ma che trovano vera logica se integrati.

1) Vogliamo credere davvero che in un paesone come tanti della nostra bella Italia, dove tutti si conoscono e sanno morte e miracoli di tutti, basti una funzionaria disonesta per generare simili tragedie? Nessuno sapeva? Nessuno vedeva? Nessuno controllava? Ma dai...!
2) La sicurezza sul lavoro è un tema imho non discutibile! Ma deve essere applicata con norme chiare, semplici, efficaci e immediatamente individuabili. Non con follie burocratiche che costano il triplo e vengono appiccicate ogni giorno qua e la come confusionari post-it.
E, siccome è un costo d'impresa, quindi incide sul prezzo del prodotto. sulla competitività e la concorrenza deve essere perseguita da tutti coloro che vogliono commerciare con noi!
Altrimenti dazi, su dazi, su dazi! (OT: lo dico da 10 anni, non da ieri come ha fatto qualcuno)
Rispettando in questo modo non solo il nostro lavoro ma anche quello di milioni di schiavi o mezzi schiavi che vivono nella parte est del mondo.
3) Senza il punto 2 noi diventeremo cinesi, perchè i cinesi sono troppo lontano da noi per raggiungerci
4) Ho comprato un paio di carissimi giubbini di nota e blasonata marca italiana: made in Indonesia! Dove sta scritto che siano migliori e di materiali non pericolosi rispetto a un giubbino cinese made in Prato?
A quanto ammonta il "ricarico" di quel giubbino da 300€ prodotto da gente che guadagna 1 € al giorno, se va bene?

Tutto questo mi fa pensare che non sia un caso.
Che si vuole così e va bene così
A chi poi tutto questo vada bene ancora non lo so.
Mi par di capire che a noi, dipendenti o imprenditori, non va bene per niente

Per rispetto ai defunti non dico altro se non che era una morte annunciata