Cantieri nautici economici [pag. 3]

yanez323 ha scritto:

alberto ang ha scritto:

Un'altro bel sistema che ho visto utilizzare rimanendone sbalordito e quello di utilizzare le nano resine allo stato solido , queste vengono fatte aderire al materiale da incollare in strato mono molecolare , vengono poi assemblati i vari materiali e il tutto messo in autoclave , si riscalda la resina che passa nuovamente allo stato liquido e il successivo raffreddamento porta all'incollaggio .Aria pesante praticamente zero , coesione tra i vari materiali omogenea , peso della resina ridotto ai minimi termini !

Quello che mi stavo chiedendo è proprio questo, che nuove tipologie costruttive so0no state messe a punto, che caratteristiche finali hanno, quanto sono adatte alla nautica e soprattutto quanti e quali cantieri sarebbero in grado di padroneggiare tali tecnologie e fare investimenti adeguati, adesso, tanto da rivoluzionare il mercato della nautica da diporto.
Non sto parlando di prodotti unici e dal costo stratosferico, ma di un prodotto che possa vere una buona diffusione.
Queste nuove tecnologie che costi hanno e, in prospettiva, quando potranno diventare di massa. Tanto per guardare ai fatti miei, quando nel campo della nautica si passerà dal tubo catodico allo schermo led full hd, a prezzi, in senso figurato, da "ipermercato"?

Ciao Yanez , il problema non consiste nel padroneggiare tali tecnologie , ma dalla voglia di applicarle , faccio un'esempio se in sostituzione di una resina ortofonica ( usata da moltissimi cantieri ) si usasse una epossidica , non si dovrebbe modificare il procedimento di costruzione , si dovrebbe solamente modificare il bonifico da fare al fornitore , ma si avrebbe un manufatto esente da osmosi e di qualità sicuramente migliore.

Quanto sopra vale anche per le fibre usate !!

Purtroppo nella nautica da diporto molti cantieri non sanno neanche cosa usano e che caratteristiche ha , fanno un po' ad occhio e praticaccia , vanno in abbondanza e nella maggior parte dei casi e sufficiente !