Luna nel pozzo o lumicino in fondo al tunnel? [pag. 2]

Capitano di Vascello
yanez323
1 Mi piace
- 11/31
maxdimax ha scritto:
.... che siamo letteralmente seduti su una miniera d'oro che e' la nostra cultura ,i nostri beni artistici e paesaggistici, possibile che tra tanti incompetenti..

In passato ho lavorato, non nel settore, in città a forte richiamo turistico e, secondo me, ci sono alcuni problemi di fondo che andrebbero considerati.
E' vero, abbiamo un patrimonio artistico e naturalistico che in sommatoria non ha eguali, ma dobbiamo fare i conti anche con il grado di cultura media dei turisti ed anche nostro.
Rimini d'estate può essere un'attrattiva, lo sono sicuramente Roma e Venezia, già un po' meno Firenze per le grandi masse e man mano che si arriva a situazioni particolari si arriva sempre più ad un turismo di nicchia, con interessi sempre più specifici, ma meno consistente nei numeri e più difficile da catturare.
Questo è un dato di fatto, ma tutti, anche nei posti più sperduti pensano di poter avere un richiamo pari a quello delle città sopra nominate.
Il turismo è soprattutto una fonte di illusuioni create ad arte per dare vita a speculazioni edilizie, come è successo per centinaia di kilometri di costa, ad alberghi e progetti di musei faraonici sorti nel nulla, spesso mai aperti ed abbandonati a se stessi.
Turismo significa un'organizzazione forte, univoca e capillare capace di intercettare gente da altre mete per tutto l'anno, con una risposta efficace e qualitativamente adeguata.
In questo non abbiamo una politica nazionale adeguata e tutto è lasciato ai localismi più esasperati. Prova ad immaginare ad una fiera internazionale del turismo dove si presenti una delegazione locale, pagata con i soldi del contribuente, per magnificare le vestigia romane (peraltro belle ed interessanti) di Sepino, tra l'Apulia ed il Sannio Pentro. Pensa poi anche ad un operatore neozelandese, georgiano o coreano : che interesse può avere, quando a malapena conosce i nomi di tre o quattro città italiane.
E' cosi' che si sono buttati cwentinaia di milioni di euro per la promozione del turismo negli ultimi trent'anni ,senza un piano organico e mirato.
Fa rabbia vedere bellissime località marine lavorare per 45/50 giorni l'anno, quando per condizioni climatiche potrebbero avere una stagione di almeno cinque mesi, se solo sapessero intercettare determinati flussi turistici ed avessero capacità di attrarre con
con proposte collaterali turisti dai paesi del Nord Europa. In una località attrezzata bene nell’Agrigentino, per esempio, al primo giorno di pioggia li puoi portare ad Erice, Ragusa a fare un giro nelle storiche cantine del Marsala o a vedere i templi di Selinunte. In realtà niente di tutto questo, e si che potresti creare posti di lavoro diretti ed un forte indotto, sottraendo questi flussi alle “rinomate” coste del Nord Africa o della Spagna…..
Si tratta di un turismo abbastanza benestante, culturalmente non sprovveduto, anche se di età un po’ avanzata, che davanti a proposte di qualità ed in periodi per noi “fuori stagione” si muove, spende e fa girare l’economia.
Quando arriveremo a capirlo sarà sempre troppo tardi.
Poi mettiamoci anche la mentalità diffusa dello sfruttamento di qualsiasi cosa ; già la locuzione “giacimento culturale” depone male. Chiamalo patrimonio, chiamalo tesoro ma non “giacimento” che fa pensare a qualcosa da cui attingere solo, senza valorizzarlo, senza custodirlo e conservarlo al meglio.
Comunque, tanto per sostenere le sensazioni di Yatar, qualcosa si sta muovendo in meglio, anche al Sud. Imprenditori del settore, e non cialtroni improvvisati, hanno cominciato a capire che, senza un adeguato rapporto qualità prezzo, si può solo perdere alla distanza. Sono finiti i tempi in cui ti potevi permettere il lusso di turlupinare il turista una volta, tanto “poi chi lo vede più…. “. Con l’ informazione diffusa e capillare degli infiniti siti telematici, si fa presto a screditare un esercizio o una località e la gente ci sta sempre più attenta. Sta agli operatori seri prolungare la fonte di reddito e mettere a margine i pirati del settore. Si tratta solo di capire in maniera diffusa che il patrimonio artistico, culturale, paesaggistico e, perché no, enogastronomico sono un bene comune di tutti ed una fonte di ricchezza generalizzata. Il turismo è un polo industriale a tutti gli effetti e come tale deve essere gestito. Forse gli unici a non averlo ancora capito sono alcuni politici, specie locali, sempre pronti a tirare fuori il coniglio dal cilindro, da quello che sono : degli illusionisti, per cui costruire con fondi pubblici un albergo destinato a rimanere una cattedrale nel deserto, gestito da "amici" dilettanti, è sempre meglio che valorizzare e mantenere al meglio il vero richiamo architettonico, culturale e paesaggistico della zona.
Purtroppo siamo ancora pieni di troppi Cetto La Qualunque. .
Ammiraglio di divisione
red1
Mi piace
- 12/31
Mi sembra di tornare indietro di qualche mese quando questo tema "caldo" della pensione ha animato il bel topic "C'era una volta la pensione" di Velino58.

Se faremo il botto non lo so ma se ciò dovesse avvenire ci porteremmo dietro l'Unione Europea, con buona pace di Frau Merkel che vedrebbe crollare le esportazioni della sua Germania. E già, perché il vecchio continente, con 740 milioni di consumatori è stato un formidabile pollaio per tutta l'industria manifatturiera tedesca e se questo "libero mercato" dovesse venir meno e ciascun paese potesse riprendere ad applicare misure protezionistiche c'è da credere che anche il panzer tedesco si fermerebbe. Sono convinto che la Cancelliera e tutto il suo establishment lo sanno bene e sarebbe ora che piuttosto che presentarsi con il cappello in mano, gli altri Governi facessero ricordare a lor signori che quando, dopo la riunificazione delle due Germanie, si trovavano in enormi difficoltà, fu concesso loro, dai paesi fondatori tra cui l'Italia, di sforare. Per non parlare dell'enorme debito morale ed economico, derivante dall'immane catastrofe della seconda guerra mondiale, del quale a mio avviso non gli fu chiesto il conto.
Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo sanno ascoltare.
Giovanni Verga, I Malavoglia
Contrammiraglio
dolce*11
Mi piace
- 13/31
Vi leggo sempre con interesse,nel tentativo di capire cosa succederà.

Non sono esperto di economia,ma spero che questa volta si riesca a fare qualcosa.

Non sono un fan del nuovo presidente,e non credo che farà miracoli,ma spero in segnale positivo.

Anche perché sperare è rimasta l'unica cosa che possiamo fare,visto che i governi si autoformano senza che si vada a votare ( per

quello che servirebbe )

Questo ,solo ed esclusivamente ,perché la misura è colma e se dovesse fallire anche questa prova ho paura che non ne avremo altre.

I cittadini Italiani si aspettano un cambiamento,sono stanchi e la pazienza è finita.
Sembra di sentirlo ancora
dire al mercante di liquore
"Tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?"

F.De Andrè.
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
1 Mi piace
- 14/31
La giornata di oggi lascia presupporre che Fata Morgana Merkel si sia vestita da Fata Turchina
Dubito però che l'erede del Kaiser si lasci intimorire da un rispettoso Borgomastro Mediceo, che non disponendo dell'astuzia e dei veleni dei Borgia si è ben guardato dal tirare in ballo parole come "Eurobond", unica vera polizza contro le speculazioni, in quanto garanti di anonimato.

Comunque ieri un "flash" del portale Libero.it titolava: "I Tedeschi: Italia fuori dall'euro"
Stasera invece: "Renzi e Merkel: uniti per il rinascimento"

Eppure è noto che gli eredi del Kaiser possono essere discutibili, ma non sono certamente stupidi
Fata Morgana avrà pur chiesto al Simpatico Puffo cosa si illude di fare col famoso residuo del "3%" con cui intende manovrare, che in realtà e lo 0,4, anzi lo 0,35 perche il nostro PIL è calato più del previsto?

Come intende pagare le imprese creditrici del pubblico, visto che il patto di stabilità vieta ai Comuni di utilizzare somme, pur avendone la disponibilità?
Si sarà pure fatta spiegare con precisione teutonica dai suoi corrispondenti in Italia tutti i discorsi che abbiamo appena fatto noi e che dimostrano la mancanza di assulute strategie, da tempo.

E che sul suolo italico perfino integerrimi politici di stirpe teutonica mutano geneticamente iniziando a spendere i soldi dei contribuenti in gadget erotici.
Nel dubbio le fosse sfuggito un dettaglio, Lilli Gruber di lingua tedesca ha subito tirato fuori dalla naftalina lo Sceriffo di Montingham che stasera predicando rigore (altrui), teneva a precisare che il Senato non va abolito.

O avrà pensato che le 600 auto blu in vendita all'asta verranno sostituite da fiammanti mercedes?
Bho? Tanto fa le terme a Ischia: ci conosce!

Eppure sembrava moderatatmente allegra, quasi che Mister P e Mister B se ne contendessero il fascino al duello pur di un invito a cena
Speriamo che alla fine rida bene chi ride ultimo, perchè continuo a non capire.

Comuque tifo sempre per noi, ma mi sa che se va bene, anche stavolta finisce 4-3 al cardiopalma
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Capitano di Vascello
yanez323
Mi piace
- 15/31
Riprendo questo topic, in OT, per una serie di considerazioni sul patrimonio culturale ed i beni ambientali, visto che dovrebbero essere una delle maggiori attrattive per il turismo, quindi una voce non da poco per l'economia generale.
Partendo dal principio che un patrimonio culturale come quello italiano è immenso, di difficile gestione e, comunque richiede investimenti continui non da poco, ci sarebbe da chiedersi com'è che non si riesca a garantire un livello decente di fruibilità e redditività.
Ovviamente ci sono luoghi ed impianti (musei, siti archeologici ecc...) ad "alto reddito", tanto per citarne solo alcuni : Tombe medicee, Uffizi, Musei Capotolini, Foro romano,Pompei Ercolano ed i Musei Vaticani, questi ultimi pur in altro Stato lasciano comunque una ricaduta sull'indotto nazionale non indifferente. Da una gestione complessiva di questi siti ad "alta reddittività" dovrebbero scaturire i fondi sia per il loro mantenimento, che per integrare i costi di mantenimento per quelli a "minore reddittività". Se le cose andassero per il verso giusto con gli stanziamenti ordinari potremmo avere una gestione quanto meno decente di tutto quello che abbiamo, creando una serie di circuiti minori di turismo più capillari, aumentando i servizi, l'indotto ricettivo, creando posti di lavoro ed assorbendo maggiori flussi di cui invece beneficiano altri, offrendo molto di meno.
Prendiamo atto che di tutto questo lo Stato, al momento e se mai lo è stato, non è in grado di occuparsi e non sarebbe male che i privati ci investissero su cospicui capitali, con il dovuto ritorno, se non propriamente economico, almeno d'immagine.
E qui viene il bello ! In tempi recenti un noto industriale calzaturiero ha deciso di assumersi gli oneri per il resturo conservativo del Colosseo, un altro industriale della moda di accollarsi il restauro del Ponte di Rialto, l'Unione Europea ha stanziato fondi per il recupero degli scavi di Pompei : apriti cielo !
E' cominciata una gara a chi riesce a mettere meglio i bastoni tra le ruote, sui modi, sui tempi, l'opportunità, e tutto quanto possa servire ad introdursi nella spesa dei fondi.
In pratica, tutte queste iniziative sono state considerate non come un'opportunità per il patrimonio artistico, ma come un momento da cui ricavare denaro per il solito giro del sottobosco politico.
Quindi ricorsi al TAR su chi doveva eseguire i lavori, presentazione di studi sul perchè non andavano fatti, interventi delle sovrintendenze con richiesta di studi di fattibilità, perizie, controperizie, insorgenza di comitati spontenei pronti a lottare, ma in attesa di qualche ritorno economico per tacere e svanire. Una torma di parasiti fatta di pseudo intellettuali, professionisti pronti a periziare tutto ed il contrario di tutto, con parcelle stratosferiche, imprenditori senza credenziali adatte ma vivamente raccomandati da qualcuno ecc.
A questo ci sia aggiungono i Sovrintendenti ai Beni Culturali, spesso di nomina politica, e comunque in gran parte definibili, con un eufemismo, insipienti ed una concezione del bene amministrato strettamente burocratica, ben che vada ancorata al formalismo più deleterio ed alla religione della “carta a posto” , capaci solo di inventare ostacoli, anziché darsi da fare per rimuoverli.
In pratica, il mecenatismo di qualcuno può essere anche una forma di narcisismo, ma forse sarebbe il caso di dare in gestione ai privati una prte del patrimonio artistico ed ambientale, con relativi oneri di mantenimento e con le Sovrintendenze delegate a controlli sostanziali e non meramente formali.
Probabilmente anche turisti arrivati dai quattro angoli del mondo, con il tempo contato, non avranno l'amara sorpresa di trovare il luogo di loro interesse chiuso per qualche ameno motivo.
Credo che, con una politica seria di defiscalizzazione degli introiti prodotti dai beni culturali e degli investimenti su di essi, si potrebbero trovare una gran quantità di fondi. Trattenendo poi una percentuale sugli introiti, incamerata dallo Stato o dalle Regioni, si potrebbe destinarla direttamente a mantenere e valorizzare i beni di minor richiamo ma non di minore interesse.
Probabilmente anche qualche semplice benestante sarebbe invogliato ad impiegare qualche di migliaio di euro, o ben di più, per il restauro di qualche manufatto, in cambio di una targa di marmo apposta sullo stesso che lo ricordi, se a monte non dovesse temere di finire in un gorgo senza uscita di ottusità burocratiche, strali giudiziari e, ben che vada perdite di tempo infinite.
Ma, c’è sempre un ma, quanti Ghino di Tacco o Passator Cotese (Stefano Pelloni) saranno sempre pronti a chiedere il “passo” o più modernamente la tangente, per qualsiasi iniziativa , facendo venir meno a chiunque la seppur minima buona intenzione?
.
Ammiraglio di squadra
La capitana
Mi piace
- 16/31
Sigh ...........

martedì 18 marzo 2014
Cappotto all'Italia. La Germania vince 4-0

"Nessun paese trae più vantaggi dalla Ue della Germania".
Martin Shultz, candidato Presidente Presidente Commissione Europea del PD in Italia

di Sergio Di Cori Modigliani

L'immagine di questa ragazza in bacheca [color=darkred](Tolta perché con le tettine al vento, una dipinta con la bandiera italiana, l'altra con quella tedesca )
corrisponde a quella che il nostro prode Renzi vuole spacciare al paese come risultato della sua visita in quel di Germania.
Così la vivranno gli italiani, convinti che siamo spalleggiati dai tedeschi, il che è vero.
Stanno sulle nostre spalle, noi sorreggiamo gran parte della loro economia.
Ma questo, di certo, non lo spiegheranno.
Sulla prima pagina del mio quotidiano surreale, dato che quest'anno c'è il mondiale di calcio, il titolo sarebbe: "Germania batte Italia 4-0".
Neppure Mario Monti (certamente non Che Guevara) si sarebbe messo in ginocchio con questa modalità servile davanti alle imperiose richieste dei tedeschi, di cui non c'è traccia alcuna sulla stampa quotidiana.
Possibilità di poter avviare una politica di investimenti in Italia? : Nein.
Possibilità di avviare un progetto di politica industriale per promuovere un programma massiccio di rilancio dell'economia, e rendere le nostre merci più competitive? : Nein.
Possibilità di avviare il blocco dei licenziamenti dando fiato, invece, a una politica di istituzione del reddito di cittadinanza o, quantomeno, una salvaguardia creativa nel campo degli ammortizzatori sociali per affrontare il disagio attuale delle frange più deboli?: Nein.
Possibilità di salvaguardare la competitività dei nostri prodotti agricoli?: Nein.

Quattro gol uno in fila all'altro.

Così seguiteremo ad acquistare dal salsamentaro dell'angolo tre etti di prosciutto di Parma doc, senza sapere che i maiali sono tedeschi perchè i loro cosciotti costano il 42% di meno. Cifre alla mano (è il consorzio dop dei produttori parmigiani a dirlo) significa che diverse aziende del settore finiranno in crisi dovendo scegliere tra due opzioni: fallire perchè il prosciutto stagionato (quello vero italiano) lo dovranno vendere a un costo inferiore rispetto a quello di produzione e stagionatura oppure accettare l'idea di diventare una industria di trasformazione e basta: facciamo il prosciutto con i maiali tedeschi così si rimpingua l'industria zootecnica tedesca e si affossa quella degli allevatori italiani.

Negata qualunque possibilità di poter usufruire di investimenti statali per avviare un programma immediato di valorizzazione dell'istruzione, formazione, ricerca scientifica e alta tecnologia. Anzi. In quei settori, Renzi ha garantito che insisterà nell'accelerare -nel nome della spending review- successivi tagli al settore già traballante, con conseguente avvilimento della presenza creativa delle nostre menti migliori sul mercato, così i tedeschi potranno andare ad occupare un settore del mercato (quello intellettuale-scientifico) sbaragliando la concorrenza degli italiani: un gol a porta vuota che segnerebbe anche un bambino.

Negata l'applicazione della normativa europea del 20/20/20 in materia energetica, come predisposto dalle apposite commissioni europee in data 21 novembre 2008 quando si stabilì che entro il 2020 fosse "obbligatorio" ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmio energetico e allo stesso tempo aumentare del 20% il consumo di fonti rinnovabili. In Germania lo fanno, in Italia no. Tale pacchetto comprendeva provvedimenti sul sistema di quote di emissione e sui limiti rigidi alle emissioni delle automobili. (leggere per documentarsi nell'archivio europeo dell'apposita commissione: https://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+IM-PRESS+20081216IPR44857+0+DOC+XML+V0//IT).
Quindi trionfano le multinazionali dell'energia fossile e il governo attuale ci fa comprendere quale sia la propria posizione in materia energetico-ambientale: petrolio, carbone, trivellazioni. Quando, tra cinque anni al massimo, piomberanno i commissari europei con la ghigliottina, saremo costretti a usufruire della tecnologia e delle fonti teutoniche, olandesi, francesi.

Negata la possibilità di andare a tagliare i costi della politica, aggredire i grossi patrimoni, tassare le rendite finanziarie passive, per usare quelle risorse nell'avviare un programma di rilancio dell'occupazione. Non solo. E' stata confermata la linea dell'ultra rigore -vi ricordate i tempi di Monti-Passera?- con l'aggiunta della promessa renziana che entro la fine dell'anno inizierà il processo di licenziamento di 85.000 "esuberi statali", come hanno fatto in Grecia. Va da sè che non se ne parlerà prima della fine delle elezioni europee. Avvieranno il processo il 26 maggio 2014 a urne chiuse (e chi li voterà sarà responsabile dell'ennesimo massacro sociale, senza nessuna scusante).

Una resa senza condizioni.

Come mai?
Perchè Renzi ci è arrivato nella maniera peggiore in assoluto.
Che cosa pensavate che fossero i poteri forti, un'idea complottista degli internauti web?
Si è presentato alla riunione con l'ordine perentorio (di chi lo sostiene) di ottenere ciò che ha ottenuto e la Germania è stata buona a darcelo:
a) nessuna immediata applicazione del pagamento per le infrazioni ambientali, vedi Ilva, Alcoa, ecc.
b) nessuna immediata applicazione del pagamento per le infrazioni relative al pagamento da parte del Vaticano per ciò che concerne la tassazione dovuta del proprio patrimonio immobiliare e alberghiero (devono circa 12 miliardi di euro alla Repubblica Italiana e non lo pagheranno).
c) nessuna inchiesta per infrazione relativa ai 7,5 miliardi di euro pappati da quattro banche italiane con il decreto Bankitalia che servono per andare a coprire lo spaventoso buco finanziario nei bilanci degli istituti di credito nazionali legati al mondo della politica.
Loro volano in borsa e il governo prepara i licenziamenti.
d) nessuna politica espansiva di investimenti nazionali in modo tale da contrarre il consumo interno e quindi mettere le aziende più appetibili italiane (settore turistico alberghiero, culturale artistico, informatico, terziario avanzato) nelle condizioni di scegliere: morire o vendere.
e) svendita del patrimonio nazionale nelle società partecipate ad aziende private selezionate, con l'ottima scusa che l'aumento della loro presenza nel territorio finanziario italiano produrrà un gigantesco aumento in borsa dei titoli producendo ricchezza: il che è vero. Il 3% della popolazione otterrà profitti inimmaginabili fino a dieci mesi fa, il cui contraccolpo provocherà un aumento gigantesco delle sperequazioni sociali restringendo ancora di più ogni possibilità di redistribuzione del reddito.

Se vi fermate a ringalluzzirvi, osservando le tette dipinte della ragazza la cui fotografia è riprodotta in bacheca, tutto ciò non lo verrete mai a sapere nè potrete capirlo.

Questo è il risultato della partita che si è svolta a Berlino.
Dobbiamo andare in Europa per fermare questo processo, questo accordo, questa alleanza.

Lo credo bene che i tedeschi ci applaudono e festeggiano l'idea di una Italia ritrovata: hanno trovato una squadra che va in campo con la precisa consegna di fare autogol.

Questa la notizia del giorno.

Ridatemi Gigi Riva e Gianni Rivera.


re: Luna nel pozzo o lumicino in fondo al tunnel?
re: Luna nel pozzo o lumicino in fondo al tunnel?
re: Luna nel pozzo o lumicino in fondo al tunnel?
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
2 Mi piace
- 17/31
Trascorsi un paio di giorni, con mestizia metto la pietra tombale su questo topic

Ho visto l'aria attapirata del PdC al ritorno dalla terra dei Nibelunghi e i bacini-bacini che faceva col suo miglior nemico italico (quasi fosse la sua ultima speranza)

Continua a raccontarci di quella partita in cui è andato all-in grazie anche al gruzzoletto che qualche altro giocatore gli aveva fatto bonariamente vincere
Ma non si capisce bene se il river è gia sceso o il croupier sta creando un po di suspence.

Fatto sta che dopo il tour, oltre a parlare, si comincia a scrivere
Tutta una serie di atti che ricevo sia privatamente che ufficialmente denotano solo un'ulteriore manovra fortemente regressiva, seppur camuffata dalla solita retorica del "tutti i buoni contro uno (il cattivo di turno)"

Impensabile pagare i debiti alle imprese senza svincolo del patto di stabilita
Inutile minacciare i comuni di non fargli assumere se non pagano quando si dichiarao 85000 esuberi nel pubblico
Sgravi e aggravi vengono citati ora sul lordo, ora sul netto, a seconda di come fa comodo, tutto per non dire che la prossima concerta aggressione sarà alle pensioni di reversibiltà oggetto di cumulo (d'altronde il cratere dell'INPS non ha fondo)
Nulla su una rimodulazione intelligente e a costo 0 dell'età pensionabile: recupereremo mai competitività con i 70enni al lavoro precarizzando ulteriormente i giovani?
Spending review che intende "risparmio" come un taglio di servizi che in fondo tassandoci, paghiamo, ma mai che si aggrediscano gli sprechi veri.
Ecc ecc.

Evidentemente baubau-miciomicio è gia finito ed ognuno sta cercando la sua scialuppa, e in fretta

Pur avendolo già letto, non concordo del tutto con l'articolo postato dalla Capitana, che imho cita alcune questioni già concesse dalla UE (e come potevano dire di no...)
Leggo quotidianamente i dati economici che rendono l'Italia un pianto di cui a nessuno frega. Mai che l'euro subisca uno scossoncino minimo quando esce un dato Italiano, pur brutto che sia.

Cultura, turismo....

Ma io sono anche nato nel Paese della Ferrari, dell'Alfa Romeo e dell'Ing Olivetti, della Raffaello e della Michelangelo, di Armani, Versace, Prada e Gucci, magiando formaggini Mio e pummarola Cirio, andando a zonzo in Vespa o col Ciao.
La Morini 350 era un sogno, Scavolini la più amata dagli italiani e l'Ignis non fabbricava elettrodomestici ma le migliori squadre di basket del mondo
Milano era la New york d'Europa, Torino la "Napoli che va in montagna (rigorosamente con la 127)
Il momento in cui sull'autostrada appariva "Rimini ---> Rimini---->" era un sogno per i giovani di tutta Europa

Oggi vivo in un Paese gestito più che da ladri (come ai bei tempi) da traditori venduti.
Marci fino all'osso, ignoranti totali, che diffondono e spandono la loro peste nella testa della gente come una petroliera che riversa a mare tonnellate di greggio e che vorrebbero spiegarmi come si fa!

Volevo postare qualche numero che traducesse in fatti quanto ho esposto, ma con queste premesse inutile cercare la soluzione a qualsivoglia problema
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Ammiraglio di divisione
eros
Mi piace
- 18/31
purtroppo concordo così tanto con te , che non ho nemmeno letto con l' attenzione dovuta il tuo messaggio.
Io ho iniziato ad arrendermi qualche anno fa e a considerare altri paesi per il lavoro , che in italia faticava sempre di più .
Da provinciale qual sono ho scoperto un mondo dove lavorare , non è difficile come da noi Sad

Adesso sto preparando una nuova patria ,(visto che non si bene come finirà l'italia) in quanto la mia me l'hanno scippata con destrezza , accorgersene troppo tardi e lamentarsi non serve a nulla Smile

ciao eros
Contrammiraglio
lone wolf
Mi piace
- 20/31
Sto leggendo con interesse tutto quanto state scrivendo, chiaramente sono di natura alquanto pessimista per cui non ci vedo nulla di buono.
Però se ne avete voglia andate su News e leggete quanto afferma Mario Moretti "se mi tagliano lo stipendio"..........Il mio pessimismo lascia posto all'indignazione ma mai alla rassegnazione.
Se presto non avrò la possibilità di acquistare un pezzo di pane, stiano tranquilli, non morirò di fame. Evil or Very Mad
Mi sento come una foglia su un albero in autunno, ma c'è tanto vento.
Enzo Biagi 5/11/07
Sailornet