Doppia batteria e staccabatteria [pag. 2]

Capitano di Corvetta
Riky 90 (autore)
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- 11/86
lister ha scritto:
parli dei partitori?


No, parlo proprio degli stacca batteria/commutatori. Ho dato un'occhiata su Nautimarket intanto..

https://www.nautimarketshop.com/shop/department/210/Staccabatterie.html
Non sono Riky ma sono Paolo, il babbo!
Sergente
lister
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- 12/86
purtroppo non è cosi' Andrews
la potenza del motore potrebbe essere non legata lalla grandezza dell'alternatore
che è legata molto alla potenza della batteria che la casa suggerisce per 'avviamento
ovviamente il calcolo è fatto in eccesso per sicurezza alla discarica della batteria in accensione
Sergente
lister
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- 13/86
Beh Riky

è ovvio che ve ne sono di molti tipi e molte qualita', dipendenti dal grado di IP , dal materiale con cui sono fatti......

in poche parole come spendi..........
Capitano di Corvetta
frz
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- 14/86
Caricare le batterie alternativamente è sempre un ripiego.

La soluzione migliore è la carica contemporanea che può avvenire direttamente ( per i motori predisposti ) o tramite ripartitore di carica.

Il costo del ripartitore è secondo me ben compensato dalla riuscita corretta dell'impianto.

Di schemi in tal senso ne trovi parecchi sul sito.

Saluti
Fabrizio
Capitano di Vascello
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- 15/86
andrews ha scritto:
Adesso non vorrei dire una fesseria ma in base alla motorizzazione montata, se usi contemporaneamente tutte e 2 le batterie "attive" le carica ugualmente ma più lentamente... e comunque non avrebbe molto senso tenerle tutte e 2 attive poichè non avresti mai una "rierva" per l'avviamento del motore.


Vero......
la batterie possono lavorare in parallelo come possono lavorare in serie......Certo che eviterei un parallelo ma anche una serie su batterie differenti o se una di queste fosse poco efficente o esausta.....

e vero anche quello che dice @lister, cioè che due batterie in parallelo acquisiranno due cariche differenti....per tutta una serie di motivazioni...in ogni casi si ricaricano....

Vero anche che tutto ciò dovrebbe essere fatto su batterie identiche sia in termini di capacità che di tecnologia.

Ale
Zar 65,Envirude Etec 200HO, carrello Tecnitrail 2000T.
Zar 75, Suzuki 300,Cresci 2700
Capitano di Vascello
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- 16/86
frz ha scritto:
Caricare le batterie alternativamente è sempre un ripiego.

La soluzione migliore è la carica contemporanea che può avvenire direttamente ( per i motori predisposti ) o tramite ripartitore di carica.

Il costo del ripartitore è secondo me ben compensato dalla riuscita corretta dell'impianto.

Di schemi in tal senso ne trovi parecchi sul sito.

Saluti
Fabrizio


Sono d'accordo in quanto non saprai mai a che livello di carica/scarica sono arrivate le batterie......Molti motori, tipicamente i più cavallati hanno 2 uscite dall'alternatore per la ricarica, proprio per questo motivo.

Ale
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lister
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- 17/86
Ciao Circondati

hai ragione

ma non sono molto d'accordo sul discorso di controllare la carica

avendo amperometro e un voltometro puoi monitorare tutto anche la qualita' della carica che poi corrisponde laa bonta' della batteria la momento
perlomeno il mio è fatto con questa filosofia e non uso mai 2 batterie contemporaneamente altrimenti la funzionalita' di back-up

non esiste
Capitano di Corvetta
frz
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- 18/86
lister ha scritto:
non uso mai 2 batterie contemporaneamente altrimenti la funzionalita' di back-up

non esiste


...infatti l'impianto "ideale" consiste in 2 batterie ricaricate separatamente e dedicate una ai servizi ( o altro ) e una al motore.
Le due batterie,salvo commutatore su boot, non dovranno mai essere collegate tra loro.

Saluti
Fabrizio
Capitano di Vascello
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- 19/86
Allora col voltmetro e l'amperometro non ci fai molto sulla batteria.

Sulle batterie a soluzione liquida si usava il densimetro che misurava la carica su quelle ermetiche c'è un apposito tester che ti dà esattamente lo stato della batteria.Ma è un computerino con tanto di specifica della capacità nominare della batteria. Col voltmetro misuri la tensione, non la carica. Vero che se la batteria è carica la tensione è più alta ma non è comunque indicativo.Con l'amperometro che ci fai ? misuri solamente la corrente che eroga in funzione dei carichi collegati ma ai fini dello stato della batteria non serve nulla.

Per quanto attiene alle batterie ho preferito montare un caricabatterie con tanto di ripartitore integrato e quando sono in banchina lo collego alla presa di banchina e questo mi mantiene la carica.Se non fosse disponibile la 220v allora quando viaggio ho il commutatore in both (entrambe le batterie) in modo che l'alternatore provveda alla carica di entrambe.Quando mi fermo a motore spento lo sposto su 1 o su 2 a seconda di quale voglio usare.Se una si dovesse scaricare completamente avrei comunque l'altra batteria per partire.......

Ale
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lister
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- 20/86
Ciao Ale

d'accordo per il densimetro ma anni fa (anche se per me erano le migliori , le manutenzionavi evitavi la solfatazione e ti duravano una vita)

il voltometro mi fa capire se la sto caricando come giustamente hai sottolineato è piu' alto della normale tensione di erogazione della batteria

per l'amperomtro se non ho nessuna utenza ma solo la carica durante il cammino conosco la corrente assorbita o che poi alla fine è la vera

carica e quindi la bonta' della batteria in poche parole vedo se si sta prendendo una carica a tampone oppure una bella carica in piu' posso anche

controllare se il regolatore di tensione sta lavorando correttamente

se non ti ritrovi con il mio ragionamento fammelo presente in maniera che posso effettuare qualche modifica sull'impianto tieni persente che non ho presa da terra

Ciao


Lino
Sailornet