Aggiunta fuoribordo a un motorsailer

Buonasera a tutti
Premesso che sono possessore di un motorsailer (che mi piace moltissimo e del quale vi allego due foto) con le seguenti principale caratteristiche: lunghezza f.t. c.a 8 mt , larghezza 2,60 mt, dislocamento di c.a 3 quintali, entrobordo in linea d'asse da 20cv con il quale realizzo agevolmente una velocità media di crociera di 6 nodi, vorrei porvi il seguente quesito:
Se aggiungessi un fuoribordo (4t) di una potenza di 60-70 cv alla plancetta posteriore (magari bilanciando il peso a prua), da un punto di vista strettamente teorico, cosa succederebbe con il funzionamento contestuale dei due motori e/o solo con il fuoribordo ?
I flussi di acqua generati dalle due eliche contestualmente (ambedue al centro ma, presumibilmente, a profondità diverse) si ostacolerebbero tra loro o contribuirebbero a incrementare/semplificare il moto ?
Il timone a pala (tra le due eliche) riuscirebbe a governare ? Non sarebbe necessario manovrare con il fuoribordo anche con entrobordo spento ?
E altro che potrete voi stessi individuare.
So che nel nostro contesto sussistono le competenze e le esperienze per poter fornire riscontri abbastanza concreti e voglio già ringraziali anticipatamente per il loro impegno.
Cordialità

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ciao
bellissima barca ,
mi puoi dire la misura indicata nella foto?

Non ho il dato specifico.
A stima grossolana dovrebbe essere intorno ai 35 cm.

alla tua proposta di mettere un motore di 40/60.................
ma dove lo posizioneresti ?......ecco il problema
invece io ti propongo fare un supporto (uno per ogni lato) perfettamente costruibile , preso del piano inferiore al livello della LG , due motori fuoribordo di 20 cv c/u (fissi) senza sterzo, per girare lo fa il timone
cosi ne avrai 60 cv con le 3 eliche che il disturbo sarà minimo tra loro.

Quella è una barca dislocante, la sua velocità massima è data dalla formula della velocità critica.
Velocità in nodi = 1,3 x radice quadrata della lunghezza al galleggiamento (espressa in piedi)
Se al galleggiamento è 7 metri la velocità critica è poco sotto i 7 nodi (6,7)
in pratica aumentando la potenza ti ritroverai con una barca impennata e aumenterà di poco la velocità.

@giuliasal
1.Per linee generali dell’opera morta e per assenza di armamento velico è erroneo definire questa barca come motorsailer. Le linee generali dell’opera morta ricordano da vicino quelle di un gozzo sorrentino.
2.Dell’opera viva o carena è ben visibile in foto solo la “pinna”, ma non si distingue se la sezione è a U (né se e quanto eventualmente insellata) o a spigolo.
3.Non precisata la LWL al netto del flappone visibile a poppa.
4.Non esplicitato il motivo dell’idea di aggiungere un FB.
5.Chiariti i §§ 2, 3 e 4, sarà possibile rispondere ai numerosi quesiti ed esprimere un eventuale parere.

Ringraziandovi nuovamente per i riscontri cerco di essere più esaustivo.

L'armamento velico sussiste e si vede in una delle prime due foto già allegate.
Allego ulteriori due foto (all'atto dell'acquisto) per meglio illustrare la carena. NB la parte poppiera con quel piccolo flap è stata poi da me modificata come illustrato nelle prime due foto.

Lo scafo è lungo 7,25 mt e la lunghezza al galleggiamento sarà di c.a 6,5 mt
Il mio sogno è quello di portare la velocità di crociera a 9 nodi; presumibilmente installando un motore di 150-200 cv (trascurando al momento la fattibilità tecnica o meno) e intervenendo adeguatamente sul flap potrei riuscire a "cavalcare l'onda" ma a quali costi ? (consumi e investimenti)

L'auspicio era che creando qualcosa di singolare (un'elica dietro l'altra) si determinasse una situazione favorevole per economizzare sulla potenza e superare il limite delle dislocanti . Ne conseguivano gli interrogativi sulla "funzionalità" del "sistema".
Per il posizionamento avevo immaginato di creare un vano centrale sulla plancetta con un supporto per fissare il motore, (fisso) e intervenire sul flap per evitare il conseguenziale "appoppamento".

Saluti

@giuliasal
L'albero con la vela mi era proprio sfuggito. OK, motorsailer.
La carena a U con pinna e flappone a poppa, posto al galleggiamento, non ti consentirà mai e in alcun modo i 9 Kts desiderati. Questi infatti corrispondono ad un Tq = 1,95 molto oltre il limite 1,35.
Per avvicinarti ai desiderata occorre innanzi tutto spostare il flappone in basso, e molto. Così come montato non lavora. E' come se non ci fosse.
Poi occorre montare in carena correnti longitudinali (uno per parte) al fine di trattenere l'acqua e incrementare la spinta al sostentamento all'aumento della V.
Dulcis in fundo occorre sostituire il motore attuale con altro di potenza maggiore (da calcolare).
Con motori FB non andrai da nessuna parte, ma arricchirai il venditore.

Presumo (non ho le conoscenze specifiche) che il valore di "Tq" identifichi le prestazioni max raggiungibili, in termini di velocità, dalle dislocanti. Nel caso tra i due valori ci fosse una legge lineare il discorso cadrebbe prima di iniziare.. o sbaglio ?!.
La implementazione del flap ha migliorato sensibilmente l'assetto riducendo l'appoppamento (mi scuso per eventuali termini impropri) e per questo, presumo ancora, ha migliorato la velocità di c.a 0,5 nodi.
Quando si parla di "correnti longitudinale" si fa riferimento, per similitudine, a quelle presenti sul Calafuria 7 ?

Ma in definitiva e con gli interventi suggeriti, a vs stima, a quanto dovrebbe essere portata la potenza del motore e quale sarebbe l'obiettivo concretamente raggiungibile ?

Saluti

Tq (Taylor quotient). Indicato in 1,3 in un precedente post di Urbi con la nota formuletta.
A parità di condizioni puoi aumentare quanto vuoi la potenza installata, ma non otterrai miglioramenti di V. La barca infatti si immergerà sempre più nel cavo d'onda da essa creato.
Si, Calafuria e simili.