Nuovi parametri di confronto/valutazione delle carene [pag. 20]

Ammiraglio di squadra
marco57
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gquaranta ha scritto:


Questa faccenda del trim positivo mi ha colpito perchè mi sconvolge un "principio" su cui mi pareva fossero tutti d'accordo, cioè: di a fronte a mare mosso, trim negativo.
In linea di massima devo dire che quando ho affrontato mare mosso (onde di 70/100 cm) ho trovato più confortevole navigare con trim negativo (riducendo, però la velocità).
Devo anche dire che io trovo maggiori difficoltà a mantenere confortevole la navigazione quando a parità di altezza dell'onda, si riduce la distanza tra le creste.
L'uso del trim è in qualche modo legato alla forma della carena ? o sono completamente fuori strada ed anche OT ?


Ciao Giorgio
sicuramente l'uso del trim (o meglio il risultato del suo uso) è influenzato dal tipo di carena e molto anche dal montaggio del motore (altezza), e dai pesi.
Provo a spiegarlo secondo le mie conoscenze in particolare con le differenze riscontrate sui miei ultimi 2 gommoni.
Col Flyer sul mosso (amenochè non vada sotto i 15/16 nodi) non uso mai trim negativo perchè lo scafo tende ad ammarare dritto dopo un salto, quindi il negativo accentuerebbe la botta sopratutto accellerando in fase di caduta per "poggiare" l'urto.
Col Focchi se non mettevo negativo tendeva ad impennare e a volte mi faceva un po' paura quando tendeva a mettersi a candela.
Riducendosi poi la distanza tra le creste in caso di vento teso, ho trovato che l'andatura più confortevole si ha accellerando senza toccare il trim, perchè in pratica si salta il cavo dell'onda e si va ad atterrare sempre sulle creste stesse. Qui è molto importante la lunghezza della parte immersa di carena, più lunga è più puoi scavalcare distanze di cavo più lunghe. Fin qui tutto bene nel caso di onde regolari, il problema nasce quando becchi l'onda diversa ....
Le persone esistono per essere amate, le cose esistono per essere usate.
Se c'è tanto caos in questo mondo, è perchè le cose vengono amate e le persone usate.
Capitano di Fregata
lordzenzen
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- 192/272
tanto lo abbiamo tirato in ballo che finalmente abbiamo avuto l'onore di averlo qui!!! prayer prayer prayer prayer prayer
Ing. Donno, vorrei innanzitutto rendere un ossequioso omaggio al professionista che ha dedicato la sua vita alla progettazione delle carene su cui navighiamo e un'altro all'uomo che, sebbene da noi considerato un semi-dio, ha conservato l'umiltà di comunicare e renderci partecipi dei suoi progetti.
Fatta questa breve, ma indispensabile premessa, passo subito al dunque.
Per prima cosa ha finalmente posto fine a un mio dubbio cheda tempo mi attanagliava. Il clubman26, almeno nel suo progetto può essere considerato una sua creatura. I vari copia-incolla e taglia al suo apportati al suo progetto iniziale non gli renderanno forse giustizia, ma sapere che almeno hanno copiato da Lei è già una consolazione.
Secondo punto. Dal poco che credo di aver capito, l'errore più rilevante è che ragioniamo sui particolari e non sul progetto d'insieme della carena e che la valutiamo in 2 dimensioni invece va vista in 3 (volumi e dinamica).
Capisco che per lei sia davvero difficoltoso far capire a chi come noi è completamente a digiuno di nozioni del tipo "densità del fluido" o "funzioni di ruota di prua", e per questo motivo mi ero proposto di analizzare le carene con un metodo induttivo, basandomi su mie osservazioni ed esperienze. Sarà producente?
Terzo quesito vorrei, se ne ha tempo e volontà, che magari fugasse i falsi miti sull'annosa questione di mono o bi-motorizzazione su un battello ossia se esso influisce o meno sul suo navigare e se si perchè.
In ogni caso è un onore leggerla.
Clubman 26-Yamaha 250-GPS Interphase 6ì
Coaster 650-Yamaha 150-GPS Lowrence
Capitano di Fregata
lordzenzen
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lordzenzen ha scritto:
Parlo per esperienza diretta. ......... tra Baia dei Campi e Peschici troviamo un bel mare in*****to con vento forte di maestrale con onde di circa 80\100 cm che per forza di cose abbiamo dovuto affrontare di prua. Immediatamente ho abbassato il mio trim, portandolo in negativo e abbassando la velocità a circa 18\20 nodi, ma il risultato non migliorava. Continuavo a prendere le onde con difficoltà e la navigazione era tutt'altro che morbida. ........... Dopo qualche minuto, stufo di lottare con le onde, decido di alzare il trim fino ad 1\3 in positivo e incomincio ad accelerare fino a 28 nodi. Risultato plano sulle onde con molta più dolcezza e arrivo a Rodi senza sbattere nemmeno una volta.
A voi ogni valutazione, io le mie le sto ancora facendo.


Questa faccenda del trim positivo mi ha colpito perchè mi sconvolge un "principio" su cui mi pareva fossero tutti d'accordo, cioè: di a fronte a mare mosso, trim negativo.
In linea di massima devo dire che quando ho affrontato mare mosso (onde di 70/100 cm) ho trovato più confortevole navigare con trim negativo (riducendo, però la velocità).
Devo anche dire che io trovo maggiori difficoltà a mantenere confortevole la navigazione quando a parità di altezza dell'onda, si riduce la distanza tra le creste.
Voglio verificare alla prima occasione l'effetto di quanto dice lordzenzen con il mio mezzo. Devo precisare "voglio verificare, se riesco" perchè solo a pensarci, mi prende il timore di picchiare: mi è già capitato di "volare" uscendo dalla cresta di un'onda e di picchiare malamente. Non mi piace per niente.
L'uso del trim è in qualche modo legato alla forma della carena ? o sono completamente fuori strada ed anche OT ?[/quote]

Effettivamente le creste erano davvero ravvicinate e il vento le rendeva frangenti.
Se non erro anche Van in qualche post precedente ha scritto che affronta il mare di prua con trim positivo. A questo punto è un falso mito alimentato dai giornali di settore o siamo noi dei pazzi?
Clubman 26-Yamaha 250-GPS Interphase 6ì
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VanBob
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- 194/272
lordzenzen ha scritto:
Dal poco che credo di aver capito, l'errore più rilevante è che ragioniamo sui particolari e non sul progetto d'insieme della carena e che la valutiamo in 2 dimensioni invece va vista in 3 (volumi e dinamica).


Va vista in 4: le 3 dimensioni più la dinamica!

Sul concetto di "insieme" di fattori mi ero espresso già da tempo... Wink
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Capitano di Fregata
lordzenzen
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VanBob ha scritto:
lordzenzen ha scritto:
Dal poco che credo di aver capito, l'errore più rilevante è che ragioniamo sui particolari e non sul progetto d'insieme della carena e che la valutiamo in 2 dimensioni invece va vista in 3 (volumi e dinamica).


Va vista in 4: le 3 dimensioni più la dinamica!

Sul concetto di "insieme" di fattori mi ero espresso già da tempo... Wink


Per i 4D ci devi fornire gli occhialetti Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica
per la valutazione d'insieme te ne diamo atto Razz Razz Razz
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VanBob
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- 196/272
lordzenzen ha scritto:
Per i 4D ci devi fornire gli occhialetti Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica


Non è questione di occhialetti...
donno ha scritto:
3 - Un sistema di volumi vuole argomentazioni su 3 dimensioni ma nel caso di uno scafo in movimento vanno introdotti fattoriali dinamici di velocità e tempo; questa velocità è una specie di quarta dimensione da aggiungere.
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Capitano di Fregata
lordzenzen
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- 197/272
VanBob ha scritto:
lordzenzen ha scritto:
Per i 4D ci devi fornire gli occhialetti Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica


Non è questione di occhialetti...
donno ha scritto:
3 - Un sistema di volumi vuole argomentazioni su 3 dimensioni ma nel caso di uno scafo in movimento vanno introdotti fattoriali dinamici di velocità e tempo; questa velocità è una specie di quarta dimensione da aggiungere.


Van, onestamente, devo dirti che io mi fermo già a 2 fattori. Dovrei mettermi a studiare a studiare ingegneria per aggiungere gli altri 2 Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica

Si scherza.........................la realtà e che se non avessi l'aiuto di Donno e del forum starei ancora ad ascoltare i rivenditori e a leggere i giornali "specializzati".
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Capitano di Corvetta
Andy
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- 198/272
Bene topic che è sempre molto interessante ma fino ad ora non ha portato a visioni d'insieme definitive.

Ma se stabilissimo noi dei parametri di uso es:

- Lunghezza 6-6.5 m
- Larghezza
- Capacità di stivaggio e carburanti
- velocità di punta di 40 kn
- velocità economica intorno ai 20 kn

Valori da trarre da una media dei gommoni presenti nel nostro parco e chiedessimo a chi grazie alla sua enorme esperienza potesse dirci quali parametri dovrebbe avere un siffatto gommone potremmo

1 avere un gommone adatto alla media degli utenti
2 un'idea per il primo gommone nato dalle esigenze degli utenti e sviluppato in collaborazione con uno tra i più affermati esperti del settore........

il tutto da inserire nel progetto (accantonato?) del gommonauti-donno gommone.......

Forse sono andato troppo in là..... Embarassed
Zodiac Club 6 FR Honda 15Hp 4T
Lomac 500ok Mercury 80/115 GPS/ECO Lowrance Elite4 Chirp VHF Icom IC M400BB Rimorchio Pedretti
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo
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- 199/272
direi OT....
Smile
ma sei scusato, l'appetito vien mangiando....
Contrammiraglio
gquaranta
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- 200/272
donno ha scritto:
........... proprio per quei diffusi modus operandi e da adulterazioni innescate dal voler soddisfare la richiesta di barche più larghe allargando a casaccio l’esistente lasciai perdere il settore lavorando solo sulle imbarcazioni professionali. ............
Metto il disegno del progetto originale del Clubmann 22.
Nato nei primi anni ‘80 (n° progetto P97) .............. A partire dal tubo a prua dal 22 originale e con “rituali” allarga-allunga-accorcia-arrabatta ricavarono misure varie e dell’originale non sò cosa sia rimasto......

Sono molto contento di leggere un suo nuovo intervento, ingegnere.
Ho riportato quei passagi del suo post perchè contengono un messaggio che mi fa riflettere.
Forse siamo noi stessi (come diportisti) ad esigere cose non conciliabili con il lavoro e lo scopo proposto dal progettista.
Giorgio

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