Carena da rifare [pag. 2]

Capitano di Corvetta
peppe2092
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- 11/21
A mio avviso su questa barca hanno messo già mano:
1 perché sembra sia stata fatta una sabbiatura homemade
2 perchè quella bolla che vedo in foto mi sembra già stuccata ed avendo passato male il nuovo “rivestimento” è tornata su.
Capitano di Fregata
alby.g
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- 12/21
Peppe come dicevo prima basta fare anche tutto l'iter corretto, ma senza attendere la perfetta e completa asciugatura dello scafo che tutto quanto presente sotto continua a lavorare dall'interno.

Alby
Ammiraglio di divisione
Rocky6
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- 13/21
Red93 ha scritto:
Salve a tutti, ho una vecchia elan 495 comprata usata, mi sono inventato ritirare la carena a zero e mi sono trovato le sorprese. Parti enormi dove manca il gelcoat piccole crepe lungo il gelcoat e da lì fuoriescono delle gocce di acqua , dove ho bucato ......


Se è come scrive il proprietario, ovvero ha rimosso l’antivegetativa e ha trovato la carena così...è messa fino troppo bene.
A guardare le foto non ci sono danni gravi anzi niente di che preoccuparsi...probabilmente non è stata in acqua a lungo così, avrà trent’anni quello scafo.
Se fosse per me.....me ne starei sempre in barca a pescare!
Laccetto di sicurezza sempre allacciato !!!
Manó 20 cabin - Mercury 115 EFI ....rivoglio un open!
Capitano di Fregata
alby.g
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- 14/21
Ciao Rocky, concordo a pieno sul fatto che non sia messa cosi male, ma sicuramente il problema è presente e se non preso e trattato correttamente, in tempi previ prenderà sempre più piede.

Alby
Ammiraglio di divisione
Rocky6
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- 15/21
Vorrei capire cosa ha trovato....quando scriverà il proprietario. Alcune volte la diagnosi di osmosi è sbagliata e ci si fa 1000 pippe per nulla.
Mi sembra plausibile che una carena così vecchia sia stata già rimaneggiata più volte e tra stuccature, graffioni, cricche (anche il carrello fa il suo con il tempo) e carteggiature varie, anno dopo anno l’opera viva ne porta i segni.
Qui, non capisco bene; sembra che il furbone di turno abbia iniziato un lavoro, si sia stufato e abbia mascherato con l’antivegetativa chiudendo con la vendita.
L’idea è quella di fargli fare un buon restauro, utilizzando il materiale che ha già acquistato, senza fargli perdere la stagione e fargli buttare soldi in cose inutili.
.....se ho letto bene gli manca solo la vernice...
Se fosse per me.....me ne starei sempre in barca a pescare!
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Capitano di Corvetta
peppe2092
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- 16/21
Concordo che intrapresa la strada del fai da te, considerati anche i costi dei materiali bisogna architettare una strategia costi/benefici che permetta al nostro amico di non uccidersi economicamente e dal punto di vista de lavoro. Devo però sottolineare il fatto che io preferisco fare il lavoro bene 1 volta e non male 2 volte. Ormai i materiali li ha ma io prenderei la palla al balzo sfruttando questa forzata pausa per risanare più o meno definitivamente il problema.
Le risorse in termini di materiale escluso il gelcoat ci sono, il tempo sicuramente c’è! Vogliamo dopo tutti questi lustri in mare, dare un po’ di respiro alla carena?.
Io fossi in te per prima cosa procederei ad un accurata asciugatura anche servendomi di qualche ”aiutino”. Sicuramente male non gli fa.
Quello che farà del male al tuo portafogli ed alla barca è la fretta.
Ho visto spesso su imbarcazioni a vela, che risentono del problema umidità, specifico non per forza osmosi, ma umidità! Effettuare lavori fai da te forzando l’asciugatura con deumidificatori e piccole stufe posizionate sotto la carena che preventivamente è stata circondata da semplice telo trasparente.
Come dicevo prima le carene spesso sono provate dall’immersione e specialmente in uno scafo datato, dove vuoi per l’invecchiamento vuoi per la qualità de gelcoat ( 20 anni fa era un altro pianeta) vuoi per i vari sevizi degli anni, c’è necessità di ristabilire un equilibrio di umidità naturale. Com’è naturale che io non terrei mai uno scafo di oltre 30 anni 11 mesi in acqua. A patto che non sia lavorato a dovere nel tempo. Le barche sono fatte si per stare in acqua ma hanno anche i loro limiti. Ma questo è un po’ off-topic.
Off-off-topic : Sto lottando per uno strumento misura umidità ( skinder) che ha un costo abbastanza esagerato.
Potrei proporre u gruppo di acquisto e considerati anche i costi di spedizione ormai irrisori potremmo passarcelo un po’ tutti dato che comunque servirebbe una volta l’anno per misurare lo stato della carena.
Sottocapo
Red93 (autore)
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- 17/21
Grazie a tutti ma allora come dovrei procedere?e bolle si erano piene di liquido acetognolo e le ho aperte una ad una e lasciate ad asciugare.
Ammiraglio di divisione
Rocky6
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- 18/21
Quante?
Liquido di che colore? Chiaro o scuro?
Se fosse per me.....me ne starei sempre in barca a pescare!
Laccetto di sicurezza sempre allacciato !!!
Manó 20 cabin - Mercury 115 EFI ....rivoglio un open!
Sottocapo
Red93 (autore)
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- 19/21
Bolle una decina in tutto, scuro!!!
Capitano di Corvetta
peppe2092
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- 20/21
Dovresti anche indicare dimetro e spessore.
Tieni conto che lo spessore della bolla indica quanto tempo ha lavorato, cioè da quanto tempo il processo chimico preme sulle superfici. Chiaramente per primo andrá ad intaccare il gelcoat essendo più fragile allargandolo e gonfiandolo. Essendo però “impermeabile” ad un certo punto la pressione sarà tale che andrà ad intaccare la resina. Complice anche il discooglimento di essa, il liquido passerà tra le fibre fino a creare dei passaggi di acqua in sentina. Questa chiaramente è una situazione molto molto molto limite per illustrarti l’evoluzione che porterebbe prendere, ma vorrei però invitarti a non soffermarti solo sulle 10 bolle, perché la maggior parte delle bolle di grandezza inferiore ad un chicco di caffè nei primi 10-15 giorni di carenamento all’asciutto tendono a ritirarsi, risultando perciò invisibili. Ciò non significa che il fenomeno sia sparito ma significa che una volta sottoposta ad ulteriore umidità ( immersione) comincerà nuovamente a produrre rigonfiamento. Quindi bisogna intervenire sulla carena in Toto... che ci siano o che non ci siano bolle bisogna eliminare le 2 fonti del problema, l’umidità ed il gelcoat. O meglio la scarsa qualità o errori di stesura del gelcoat.
È un po come quando hai l’umidità a casa... fai lo stucco vernici... dopo 20 giorni dato che la signora del piano di su ha una perdita alla vasca ti ritrovi di nuovo il muro prima umido nero e poi senza intonaco. E tu di nuovo lì a stuccare e verniciare senza pensare che il problema non è il muro ma la vasca.
Sailornet