Anche i natanti nel redditometro, ormai e' cosa certa [pag. 24]

magooo ha scritto:

ma indicativamente di quanto sara' la tassa va in base al valore o metratura?

Non si sta parlando di tasse sulla barca, ma di un sistema (redditometro) per confrontare il tenore di vita con le entrante dichiarate. Se uno dichiara il giusto, non ha nessun problema.

Yatar1963 ha scritto:

Riky 90 ha scritto:

In buona sostanza il possesso di una barca da diporto non verrà più “pesato”, ai fini della presunzione del reddito, utilizzando coefficienti precostituiti con il perverso ed obsoleto effetto “moltiplicatore” presente nell’attuale versione del redditometro.
.......................
Casomai si tratterà a tal proposito di monitorare con attenzione i criteri con i quali verranno misurate le spese annuali di mantenimento del bene, dal momento che in questo caso occorrerà affidarsi a parametri precostituiti.

CVD, oserei dire....

In pratica, chi possedesse un vecchio 4x4 o comunque una vecchia auto di una certa cilindrata in quanto indispebnsabile come trattore, un carerllo ed un natante altrettanto vecchi e comunque di modesto valore, pur possedendo evidentemente capacità di spesa ben diversa, si ritroverà parametri uguali a chi possiede lo stesso mezzo nuovissimo e lo stesso 4x4 nuovissimo.

Non mi sembra di aver letto questo nella comunicazione riportata da Riky 90.
Già in campo automobilistico l'età dei mezzi ha il suo (a mio avviso giusto) peso nella valutazione, si presuppone che seguano lo stesso criterio.

Del resto mi pare innegabile che il redditometro si possa per analogia sposare con lo "spesometro" secondo il principio che chi non spende non incassa. In base a questo principio sono del parere che sia molto meglio abbandonare ogni forma di tassazione sul reddito prelevando le tasse dalle spese. Abbasso irpef&co, evviva l'iva!

Riky 90 ha scritto:

magooo ha scritto:

ma indicativamente di quanto sara' la tassa va in base al valore o metratura?

Non si sta parlando di tasse sulla barca, ma di un sistema (redditometro) per confrontare il tenore di vita con le entrante dichiarate. Se uno dichiara il giusto, non ha nessun problema.

Pienamente daccordo

VanBob ha scritto:

Del resto mi pare innegabile che il redditometro si possa per analogia sposare con lo "spesometro" secondo il principio che chi non spende non incassa. In base a questo principio sono del parere che sia molto meglio abbandonare ogni forma di tassazione sul reddito prelevando le tasse dalle spese. Abbasso irpef&co, evviva l'iva!

Anche qui credo che ci siano delle sperequazioni, in quanto l'IVA finale si viene formando nei vari passaggi di prodotto, quindi dovresti avere un'imposta di produzione per ogni passaggio. E già ci sono problemi sull'evasione di quest'ultima.
Se poi ho un reddito di sussistenza di 100 e spendo 100 pago, poniamo il 30% di Iva su tutto, vengo tassato per il 30% sul reddito, peraltro sostanzialmente impiegato in generi di prima necessità.
Se ho un reddito di 100.000 e spendo 6000, perchè non ho altri materiali bisogni oltre quella cifra, pago 1800 ovvero l'1,8% sul reddito e se non ho motivi di incremento, acquisto azioni o beni da rendita di posizione finisco per avere una grossa mole di capitale parcheggiato ed inutile a tutto, visto che avrei solo accumulo per accumulo.
Se poi inizio come solo sistema a pagare solo l'IVA, rispetto a quello di altri Paesi, chi viene ad investire finanziariamente in Italia ? Oppure faccio tutti gli acquisti ad Iva "agevolata" nell'ambito degli altri Paesi dell'Ue e al momento dell'introduzione del bene in ambito nazionale non potrei essere assoggettato a nessuna forma di dazio.
Ovvero se un straniero in ambito Ue arriva in Italia e paga tutto una cifra costantemente maggiorata di X, che interesse avrebbe a venire per acquisti o per turismo quando anche un prodotto italiano sarebbe più conveniente nella propria madrepatria? A parte il Principato di Monaco, dove non esiste, per i cittadini, una tassazione sul reddito, quale altro Paese in ambito mondiale non utilizza il sistema misto di imposte dirette ed indirette?
P.S. sono solo mie elucubrazioni, visto che in materia fiscale non ci capisco niente e mi devono matrialmente indicare dove firmare i moduli della dichiarazione dei redditi.
Per quello che mi riguarda poi sul redditometro, se utilizzato cum grano salis, non sono a priori contrario se serve a dare indicazioni sulla reale capacità di spesa rispetto al reddito dichiarato e quello realmente percepito.
Cerchiamo di non fare come i politici che, davanti a situazioni drammatiche, continuano a parlare di contenitori e non di contenuti.
Ci stiamo portando avanti da più di sessant'anni un pactum sceleris fatto di spese dissennate, leggi fiscali fatte apposta per essere eluse, distribuzioni di prebende e un'infinità di grandi e piccoli privilegi : prima o poi dobbiamo entrare in un sistema fiscale decente, in tutti i sensi, con reale capacità di controllo. Dobbiamo recuperare oltre mezzo secolo e solo da pochissimo gli organismi preposti al controllo sono riusciti ad avere le interconnessioni telematiche a tutto campo. Prima, per questione di privacy tali strumenti, usatissimi nei Paesi scandivani e negli USA ed in qualsiasi altro paese progredito, non venivano attuati dando luogo, come al solito, a dotte quanto poco disinteressate dissertazioni in merito.
Da ultimo, non mi passa neanche per la testa che pagare le tasse, almeno in questa quantità, sia bello, come asseriva Tommaso Padoa Schioppa, ma almeno, dovendole pagare tutte , sarei contento solo del fatto che i miei soldi non vengano massacrati nel teatro che ci è stato offerto fino ad oggi

VanBob ha scritto:

Yatar1963 ha scritto:

CVD, oserei dire....

Non mi sembra di aver letto questo nella comunicazione riportata da Riky 90.

Il "CVD" è riferito ad un mio pensiero (o forse "deformazione professionale"), correlato a quanto Riky ha esposto .

E' evidente che un eccesso di "redditometro" sicuramente generi crisi, ma poichè costoro hanno dimostrato che non gliene frega nulla di generare crisi è plausibile che una retromarcia sia necessaria in quanto probabilmente pesta i piedi a qualcuno a cui non deve pestarli (caste varie e di alto livello in particolare)

Si vorrebbe quindi giungere allo "spesometro-consultometro" basato sui costi di mantenimento del tenore di vita e non di acquisto, ovvero una sorta di "persuasore" fiscale che ti dice che se "vivi così" devi guadagnare almeno X e su quello basare la tua dichiarazione.

Orbene: un gommone di 10 anni costa in mantenimento come uno nuovo.
Quindi il gommone in sè caricherà un valore X sul tuo potenziale reddito, da sommarsi al resto.
Paradossalmente o chi ha il gommo usato dovra dichiarare redditi al pari di chi ha la forza economica di farlo nuovo o, viceversa, chi ha la forza economica di farlo nuovo potrà dichiarare come chi non ce l'ha

Evidente la voglia è :
- di fare emergere PIL a tutti i costi (anche falso) per riallineare i parametri
- fregarsene dell'equità, favorendo chi ha beni nuovi a spese di chi non li ha perchè non ha la forza di comprarseli
- basta che cacci i soldi!

Concordo anche io sull'IVA, ma attraverso un sistema di convenienze
Semplificando: basta portarla al 43%, dando facoltà al cittadino di scaricarne il 25% dall'irpef.
Riduci le tasse e trasformi tutti in GdF. Vedi come cala l'evasione!

Ma resta il problema indicato da Yanez sugli stranieri: come risolverlo??

Premetto che personalmente del redditometro non me ne importa nulla. Vivo di reddito da pensione, ormai immobile da anni, e quel poco che possiedo posso mantenermelo, chiaramente rinunciando ad altri sfizi.
Presumo che non mi cercheranno mai e se mi cercassero sprecherebbero il loro tempo.
Però una cosa è certa, non sono un evasore perchè non ho la possibilità di esserlo.
e questo perchè: come la maggior parte di noi italiani ho acquisito la certezza che i nostri soldi, estorti col nome di "tasse" non vengono spesi totalmente per la collettività e per il buon funzionamento del "bel paese" bensì vengono utilizzati per soddisfare non i bisogni ma i lussi di quelle persone che noi in precedenza abbiamo fatto sì che andassero in comune, in regione o nella capitale per curare gli interessi della collettività.
Ieri ho letto il post di un giovane laureato che esprimeva il desiderio di emigrare, gli stessi discorsi di mio figlio, in loro una sfiducia totale della politica, quindi non abbiamo nemmeno la speranza che ci sia un cambio generazionale, stiamo lentamente ma inesorabilmente scivolando verso il baratro e purtroppo solo una scelta traumatrica potrà invertire la tendenza e quando avverrà per un po' di tempo non si parlerà più di nautica ma solo di sopravvivenza.
Buona giornata a tutti.

lone wolf ha scritto:

Ieri ho letto il post di un giovane laureato che esprimeva il desiderio di emigrare, gli stessi discorsi di mio figlio, in loro una sfiducia totale della politica, quindi non abbiamo nemmeno la speranza che ci sia un cambio generazionale, stiamo lentamente ma inesorabilmente scivolando verso il baratro e purtroppo solo una scelta traumatrica potrà invertire la tendenza e quando avverrà per un po' di tempo non si parlerà più di nautica ma solo di sopravvivenza.
Buona giornata a tutti.

Qualcuno la vede un po' diversamente, e spero che il tuo come il mio pessimismo possa essere smentito


https://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2012/10/30/Crolla-risparmio-meno-mattone-meglio-bot_7714555.html

lone wolf ha scritto:

Ieri ho letto il post di un giovane laureato che esprimeva il desiderio di emigrare, gli stessi discorsi di mio figlio, in loro una sfiducia totale della politica, quindi non abbiamo nemmeno la speranza che ci sia un cambio generazionale, stiamo lentamente ma inesorabilmente scivolando verso il baratro e purtroppo solo una scelta traumatrica potrà invertire la tendenza e quando avverrà per un po' di tempo non si parlerà più di nautica ma solo di sopravvivenza.

Putroppo la vedo anche io un po' così.

Volendo spezzare immeritatamente ma necessariamente una lancia verso la nostra nauseabonda classe politica c'è da constatare un paio di cose:
- molte norme e regolamenti europei limitano una possibile politica nazionale o territoriale (fenomeno apparso in molti Paesi UE): di fronte a due terremoti in tre anni non puoi pensare al rapporto deficit/pil
- la "coesione europea si è ben manifestata in almeno due momenti che possiamo definire "storici" in quanto ufficialmenet documentati: 1) l'atteggiamento della Francia che bloccò le frontiere quando arrivarono i profughi Tunisini; 2) l'attacco ai BTP Italiani che (parole di un ex premier non smentite dalla controparte) partì dalle banche tedesche. Oltre a tante altre amenità che, pur non chiaramente appalesatesi, hanno ribaltato più volte le scelte politiche degli Italiani, di una parte e dell'altra.
- La concezione e la gestione dell'euro: le cause che hanno determinato la crisi dell'euro per alcuni Paesi sono talmente strutturali che, anche una volta risolte, non escludono, anzi suggeriscono che prima o poi matematicamente si riaffacceranno sulla soglia.

In tutto questo è quasi scontato che un giovane non guardi all'Europa, ma ai paesi che al suo interno si rivelano più forti

Quindi mi domando quanto possa davvero servire in un momento di crisi spremere agli Italiani per qualche punto di PIL fasullo e qualche euro di tassa che spesso dovrà essere riscosso via Equitalia per accotetare disonesti tecnocrati (che però altrimenti ti tritano)
Alla Grecia questa strategia non è servita.

Loro piu tassano, piu il pil scende e allora ci tassano di piu!
Ma dove si andrà a finire???
O non capiscono o non vogliono capire!!!!
Saluti

Sarà uno strumento utile a scovare l'evasore di turno certamente. Ma stiamo parlando di imbarcazioni da 30000 mila in su. Spero solo che non colpiscano sempre i più deboli e coloro che non si possono difendere.