Molinari 510V - Info per sistemazioni [pag. 6]

Tenente di Vascello
max.c (autore)
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- 52/259
In quella verso poppa potrei aver esagerato io con il gelcoat filler che avevo allargato un po' pensando di fare meglio
In quella verso prua potrebbero averci già messo le mani...
Cosa mi consigli di fare?
Una riparazione con VTR a 3 strati riesce a dare solidità strutturale?
Capitano di Corvetta
gianpippo
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- 53/259
Non ho capito bene, la barca continua ad "aprirsi" anche dove prima non c'erano crepe?
--
G
Tenente di Vascello
max.c (autore)
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- 54/259
Questo è difficile dirlo bisognerebbe continuare a vararla per capire se le crepe si espandono.
Quella verso poppa direi che già quando ho fatto la prima stuccatura si presentava più o meno di quella dimensione.
In tutti a casi penso di allargarmi un po' per prendere bene tutta la V di chiglia

Vi faccio alcune domande fondamentali per iniziare il lavoro...
Devo far saltare per intero anche le parti di vetroresina esternamente intatte ma che suonano a vuoto sotto.
Sarebbero dei bei pezzi da rimuovere.
Oppure li porto semplicemente a vedere la vetroresina e poi vado sopra con la riparazione?

Per rimuovere il gel coat e arrivare alla vetroresina vado con frullino e disco a carta vetrata?
Capitano di Corvetta
markthedark
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- 55/259
il vecchio proprietario sarebbe da prendere a manganellate....

detto ciò urge azione invasiva ma risolutiva...
ti sei guardato un pò di vecchi topic con restauri di questo tipo? Dada, ma non solo, hanno fatto lavori del genere..

togli il motore, gira la barca (forse riesci ad evitare di togliere il tientibene usando degli pneumatici come appoggio, ma la consolle la devi togliere)

se non puoi girarla credo tu possa lavorare anche da sotto, ma solo se non è sul carrello, altrimenti è un inferno.

fai saltare tutto il saltabile, allarga crepe e buchi, devi risanare tutto..col frullino credo vada bene

curiosità: quanta acqua hai imbarcato?hai rischiato l'affondamento?
Tenente di Vascello
max.c (autore)
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- 56/259
In realtà l'acqua che è uscita era un bel po' ma non saprei dire quanta ma non tanta da affondarla o dare sensazioni strane.
La vetroresina ha ceduto solo quando ho provato a testare la consistenza con una pressione con il cacciavite ma senza forzare molto.

Si mi sono letto già il post della molinari con lo stesso problema mio e ne sto leggendo altri per capire.

Quindi ok per il frullino.
Procederò per step mettendo prima la barca su mattoni e poggiata su legno per vedere la situazione e se non fattibile cercherò di attrezzarmi per metterla di lato o rovesciata

Quando Dada mi diceva stucco per vetroresina intendeva una cosa del genere?
https://www.cfg.it/vetroresina-poliestere-0
Come sostituto ho mezzo barattolo di sintolit per nautica (numero 5) potrebbe andar bene anche quello oppure meglio lo stucco?

L'ultimo dubbio (per ora) è se devo far saltare per intero i pezzi che sembrano distaccati lungo la carena che suonano a vuoto ma sono praticamente integri

Grazie a tutti.
Capitano di Corvetta
markthedark
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- 57/259
lo stucco vetroresina è praticamente la vetroresina in pasta...mi pare sia quella del link (la usai una sola volta anni fa, non in nautica)

parer mio la cosa più importante è la laminazione delle zone...forse è meglio usare anche il tessuto oltre al mat..ma aspetta gli esperti su questo.

non mi è chiaro quando dici che "suona vuota"...quindi non saprei cosa dirti in tal senso..io però per star tranquillo andrei a lavorare (quindi togliere gelcoat e laminare) ben oltre le zone incriminate e ben oltre i 15 cm suggeriti...inoltre così andresti a risolvere anche i problemi di osmosi che avevi e che, forse, sono la causa di tutto
Ammiraglio di divisione
Rocky6
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- 58/259
Ciao,
Sembra che quella carena non sopporti la movimentazione con il carrello, la pressione che si verifica solo sulla chiglia quando l’angolo di alaggio è massimo sommato alla leva del motore hanno fatto delaminare e cedere tutta la VTR su quella zona dello scafo.
Non so se sia un problema legato alla produzione di quel modello o manovre errate di alaggio/varo.
Son sicuro che, se vorrai continuare ad utilizzarla così, dovrai intervenire con un rinforzo strutturale importante nella carena.
Aumentare lo spessore della chiglia per la sua lunghezza e per una larghezza di 400mm almeno.
Inserire uno o forse 2 madieri in corrispondenza dei punti sottoposti a maggior pressione.
Il lavoro è impegnativo e mediamente costoso.
Se fosse per me.....me ne starei sempre in barca a pescare!
Laccetto di sicurezza sempre allacciato !!!
Manó 20 cabin - Mercury 115 EFI ....rivoglio un open!
Tenente di Vascello
max.c (autore)
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- 59/259
Quindi la vedete davvero così tragica la situazione?
per la lesione più grande che è quella verso la parte di prua potrei aprire dall'interno il gavone con le misure che ho messo nelle foto precedenti e di intervenire con un rinforzo dall'interno. Certo lo spazio per lavorare è poco ma sempre meglio di nulla.
Per quella posteriore che è un po' più piccola dovrei capire se posso praticare un'apertura all'interno nel gavone di poppa.
Ammiraglio di divisione
Rocky6
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- 60/259
Non ho visto bene tutta la linea di chiglia, ho visto le tue foto.
re: Molinari 510V - Info per sistemazioni

Qui c’è stato un cedimento importante tenendo conto che la chiglia è il punto più forte più robusto e spesso della carena. La laminazione non ha sopportato lo sforzo, c’è stata una flessione che diviso i fogli.
Ho letto che parli di bolle osmotiche. Come molte carene di questo genere, penso venga laminata a mano e non con autoclave in sottovuoto; le imperfezioni e le zone asciutte aumentano e possono diventare veicolo di rotture e osmosi. Ora, non so l’origine di quella rottura, carrello(mia ipotesi), gruista, vù cumprà che ha messo i tacchi male.....resta la fibra danneggiata e il grosso problema che ad ogni alaggio con il carrello il problema si ingrandisce e il cedimento si allarga.
Comunque sia, va riparato bene per poter utilizzare la barca in sicurezza.
Ciao
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