A scuola di fotografia [pag. 12]

Contrammiraglio
gquaranta
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- 111/327
marco57 ha scritto:
...... Modifico la risposta dietro consiglio di chewbacca .............. A mio parere è molto meglio una macchina con meno megapixel ma un sensore più grande che una con 16Mp su un piccolo sensore, il tutto condito da un buon software di compressione ... ma sopratutto delle buone lenti!

Ecco, questa è una cosa che mi interessa.
Volendo cambiare camera (parlo di reflex semi professionali) forse è opportuno preferire un sensore più grande anche rinunciando a qualche pixel.
Giorgio

Gommone Joker Boat Coaster 650 - Yamaha AET/L 150 cv 4t - elica acciaio 3 pale 14,25 x 17 -
GPS Geonav 5 touring - VHF ICOM IC-M401E
Capitano di Vascello
yanez323
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- 112/327
gquaranta ha scritto:
marco57 ha scritto:
...... Modifico la risposta dietro consiglio di chewbacca .............. A mio parere è molto meglio una macchina con meno megapixel ma un sensore più grande che una con 16Mp su un piccolo sensore, il tutto condito da un buon software di compressione ... ma sopratutto delle buone lenti!

Ecco, questa è una cosa che mi interessa.
Volendo cambiare camera (parlo di reflex semi professionali) forse è opportuno preferire un sensore più grande anche rinunciando a qualche pixel.

Quoto in pieno sia la questione sensore/pixel che la questione qualità ottica.Quest'ultima,poi, mi è sembrata un po' sottovalutata nel campo fotografia digitale.
C'è una cosa però che scoraggia nel campo delle dimensioni del sensore: il prezzo delle fotocamere che ne adottano uno 24 - 36.
Alcune della marche più note lo hanno in catalogo, ma i prezzi credo siano completamente fuori della portata del fotoamatore medio.
Un'ultima cosa, per quanto attiene al software di compressione e memorizzazione è possibile aggiornarlo man mano che questi progrediscono, intendo apparecchi tipo reflex, oppure dopo un due o tre anni va sostituito l'apparecchio come succede per i computer?
Contrammiraglio
lone wolf
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- 113/327
La faccenda comincia a complicarsi, premetto che sono stato più di dieci anni alla finestra ad osservare l'evolversi della fotografia digitale rimanendo ostinatamente ancorato alla mia pellicola ed alla camera oscura.
Alla fine ho dovuto arrendermi; la difficoltà, almeno in provincia, di reperire carta acidi e pellicole professionali da una parte e l'evolversi in maniera esponenziale del digitale mi hanno costretto, (non convinto) al grande passo.

Per rispondere a Yanez preciso che ho acquistato una reflex digitale ma solo corpo, l'ottica standar a parer mio è inutilizzabile, ed ho acquistato le ottiche a parte, quelle che soddisfavano le mie esigenze. (spendendo più che per il corpo macchina).

Ma il problema non finisce qui, quando noi abbiamo scattato abbiamo eseguito un terzo del lavoro, il resto, ovvero il trasportare l'immagine su di un supporto cartaceo è ancora da svolgere.
Per quanto riguarda la visione a livello informatico bisogna analizzare che supporti adoperiamo, schermi? da quanti pollici?, tradizionali o a cristalli liquidi?, vengono periodicamente tarati o adoperati così come sono?
Per quanto riguarda la stampa, che carta usiamo? vedi qualità, spessore, compatibilità alla stampante ecc.ecc. per quanto riguarda la stampante che tipo, a quanti colori, cartucce originali o riciclate oppure compatibili.
Un'ultima cosa, la durata nel tempo della qualità dell'immagine, quando vedo una immagine di Adams o di Bresson ed oltre a rendermi immediatamente conto dei miei limiti invidio anche la qualità dei materiali.
Quante variabili, mio caro Gquaranta, ormai quasi tutti riusciamo a fare delle belle fotografie, ma a parer mio e spero di aver torto, sarà sempre più difficile creare un'immagine artistica.
Spero di aver dato abbastanza stimoli per mantenere vivo e costruttivo questo topic.
Mi sento come una foglia su un albero in autunno, ma c'è tanto vento.
Enzo Biagi 5/11/07
Ammiraglio di squadra
marco57 (autore)
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- 114/327
yanez323 ha scritto:
C'è una cosa però che scoraggia nel campo delle dimensioni del sensore: il prezzo delle fotocamere che ne adottano uno 24 - 36.
Alcune della marche più note lo hanno in catalogo, ma i prezzi credo siano completamente fuori della portata del fotoamatore medio.
Un'ultima cosa, per quanto attiene al software di compressione e memorizzazione è possibile aggiornarlo man mano che questi progrediscono, intendo apparecchi tipo reflex, oppure dopo un due o tre anni va sostituito l'apparecchio come succede per i computer?


E' vero, i sensori full-frame sono piuttosto costosi, ma io perso che a breve diventeranno la normalità e con la diffusione i prezzi si abbasseranno.
I software, o meglio i firmware delle macchine, in genere sono aggiornabili, ma per quel che ne so io nessuno ha mai cambiato le modalità di salvataggio files in post-vendita.
Le persone esistono per essere amate, le cose esistono per essere usate.
Se c'è tanto caos in questo mondo, è perchè le cose vengono amate e le persone usate.
Ammiraglio di squadra
marco57 (autore)
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- 115/327
lone wolf ha scritto:
La faccenda comincia a complicarsi....


Ma no, perchè? Smile

E solo questione di tempi, di tecnologia e di diffusione (a prezzi accettabili) della stessa. Io sono fiducioso, spero solo che non succeda come nell'alta fedeltà, dove ormai ci siamo dimenticati di come suonava un disco in vinile a registrazione diretta amplificato da un classe A a valvole Sad
Ma qui stiamo discutendo di top di gamma, dove solo pochi appassionati si possono permettere simili costi.
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Se c'è tanto caos in questo mondo, è perchè le cose vengono amate e le persone usate.
Contrammiraglio
gquaranta
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- 116/327
marco57 ha scritto:
...... spero solo che non succeda come nell'alta fedeltà, dove ormai ci siamo dimenticati di come suonava un disco in vinile a registrazione diretta amplificato da un classe A a valvole ........ Ma qui stiamo discutendo di top di gamma, dove solo pochi appassionati si possono permettere simili costi.

Si, però una volta gustato ......
Una volta facevo parecchie diapositive, preparavo proiezioni con abbinamento musicale, niente male. Poi, un giorno mi è venuto in mente di provare ad usare la mia Rollei biottica per scattare alcune dia. Il mio amico fotografo mi ha prestato un proiettore (manuale) per proiettare il formato 6 x 6 e ........... signori, altro che San Paolo folgorato sulla via di Damasco.
Per me i lavori belli erano solo più quelli in formato grande.
Molto più impegnativo scattare, minor quantità di immagini ma il risultato della proiezione in formato "gigante" mi dava una enorme soddisfazione.
Il digitale è molto più comodo, si salvano quasi tutti gli scatti .... ma in quel mondo sono ancora alla ricerca della mia via anche, anzi, soprattutto perchè non ho ancora mai approfondito il post produzione con il PC.
Giorgio

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Capitano di Vascello
yanez323
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- 117/327
lone wolf ha scritto:
..............Per quanto riguarda la stampa, che carta usiamo? vedi qualità, spessore, compatibilità alla stampante ecc.ecc. per quanto riguarda la stampante che tipo, a quanti colori, cartucce originali o riciclate oppure compatibili.
Un'ultima cosa, la durata nel tempo della qualità dell'immagine, quando vedo una immagine di Adams o di Bresson ed oltre a rendermi immediatamente conto dei miei limiti invidio anche la qualità dei materiali.
Quante variabili, mio caro Gquaranta, ormai quasi tutti riusciamo a fare delle belle fotografie, ma a parer mio e spero di aver torto, sarà sempre più difficile creare un'immagine artistica.
Spero di aver dato abbastanza stimoli per mantenere vivo e costruttivo questo topic.

Sono stato sempre un amante della fotografia in B/N, all'epoca anch'io sviluppavo e stampavo da me le fotografie. Mantengo intatto il mio corredo di vecchie reflex manuali ed un paio di 6X6 ed ogni tanto continuo ancora a cimentarmi nella mia vecchia passione.
Guardando i grandi della fotografia mi rendo conto di tutti i miei limiti e, senza andare troppo nel sofisticato, continuo a rimanere affascinato dall'opera documentaria dei F.lli Alinari, così come della fotografia di azione tipo R.Capa o di reportage in B/N degli anni 60/70.
Sul tema degli scatti adoperando la macchina digitale mi sono reso conto che oggi, al momento della ripresa, ogni singolo scatto è meno ponderato e meno curato do quanto non si facesse con l'analogico.
Credo, ma ribadisco si tratta solo di impressioni strettamente personali, che il costo prossimo allo zero di ciascuno scatto influisca negativamente, in quanto di uno stesso soggetto, in un determinato momento, si possono scattare un numero indefinito di fotogrammi senza particolari costi e quindi si è meno accurati nell'acquisizione dell'immagine.In parole povere, credo che oggi ci si preoccupi più di acquisire l'immagine per tentativi sequenziali che cercare di catturare la "buona" immagine.
Ho sempre lavorato con macchine manuali che richiedevano, nonostante la pratica, più di qualche istante di riflessione, ciascun fotogramma aveva un costo e si cercava di avere il miglior risultato con il minimo costo finale e soprattutto ci si abituava a "pensare" in B/N, a conoscere le caratteristiche della pellicola che stavi usando in quel momento ed in prospettiva il rivelatore che avresti usato, il tipo di carta ed il rivelatore per quest'ultima.
Non nego che anche toccare fisicamente la stampa dia un certo non so che, difficile da spiegare.
Anche l'osservazione professionale di Marco sulla mancanza di latitudine d'esposizione dei sensori digitali, e con le vecchie pellicole B/N ne avevi tanta, ha contribuito a farmi riflettere su quanto anche a livello amatoriale ci sia di differenza ancora con la fotografia digitale, un sicuro passo avanti ed irreversibile oltrechè giusto per la diffusione della fotografia e della cultura fotografica, ma meno fascinoso ed ancora distante da certi livelli della foto analogica.
Da ultimo , non riesco ancora a digerire la decantata possibilità delle macchine fotografiche digitale di acquisire filamti anche i HD. La macchina fotografica è e rimane una cosa, la videocamera ne è un'altra!
P.S. per quanto d'interesse sulla fotografia B/N digitale ho trovato questo manuale "l'arte della fotografia in bianconero" di Marco Fodde ediz. Apogeo
Ammiraglio di squadra
marco57 (autore)
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yanez323 ha scritto:

In parole povere, credo che oggi ci si preoccupi più di acquisire l'immagine per tentativi sequenziali che cercare di catturare la "buona" immagine.

Caro yanez, hai colto il segno!
Quando all'inizio degli anni '90 mi ero avventurato in questa esperienza ed avevo iniziato a trasformare questa mia passione in lavoro, avevo dei progetti e degli ideali, passavo notti intere in camera oscura a provare e riprovare carte e acidi, poi non contento, mi sono messo a sviluppare e stampare anche Cibacrome, sempre a livello casalingo. Ricordo ancora adesso la gioia e l'incredulità di veder uscire la prima stampa a colori dal "tubo", dopo anni di o bianco o nero ... con un sacco di sfumature in mezzo. Poi i primi lavori pagati, le prime medio formato, le polaroid di prova e il batticuore ogni volta che si andava in laboratorio per ritirare gli sviluppi.
Adesso con il costo zero si scatta a raffica, tutti, si sparano 50 foto tutte uguali per tirarne fuori una, cercando la migliore e dimenticando spesso che dentro uno scatto riuscito c'è la passione e il ragionamento.
yanez323 ha scritto:

Da ultimo , non riesco ancora a digerire la decantata possibilità delle macchine fotografiche digitale di acquisire filamti anche i HD. La macchina fotografica è e rimane una cosa, la videocamera ne è un'altra!

Pienamente d'accordo, troppa tecnologia "da banco" nei negozi, ma il problema sopratutto è che si sta perdendo la cultura dell'immagine, e le nuove generazioni che non l'hanno mai masticata è difficile che riescano a capire le differenze.
Le persone esistono per essere amate, le cose esistono per essere usate.
Se c'è tanto caos in questo mondo, è perchè le cose vengono amate e le persone usate.
Ammiraglio di squadra
marco57 (autore)
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- 119/327
gquaranta ha scritto:
.... ma in quel mondo sono ancora alla ricerca della mia via anche, anzi, soprattutto perchè non ho ancora mai approfondito il post produzione con il PC.


Giorgio, in quel di Prali in cambio di una raclette mi porto dietro il pc e ti do qualche lezione di Photoshop.

Sbellica
Le persone esistono per essere amate, le cose esistono per essere usate.
Se c'è tanto caos in questo mondo, è perchè le cose vengono amate e le persone usate.
Contrammiraglio
gquaranta
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- 120/327
marco57 ha scritto:
...... Giorgio, in quel di Prali in cambio di una raclette mi porto dietro il pc e ti do qualche lezione di Photoshop ....

La raclettière è già sul tavolo Sbellica
Giorgio

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