Additivare la benzina con gasolio nei motori 4 tempi [pag. 4]

Tenente di Vascello
fongio
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Il gasolio, alla pressione che si forma nei cilindri di un motore a ciclo 8 (benzina) non si accende. Si accenderebbe per la temperatura, ma non ne ha il tempo.
Per la presenza della combustione di benzina se ne brucia solo una minima parte ( di quell'eventuale 1%) dando luogo ad una combustione imperfetta con trasformazione del carbonio (C) in anidride carboniosa (CO) anziché avere la combustione completa in anidride carbonica (CO2), con perdita del 70% del potere calorifico della parte che brucia (perché la combustione da C a CO rende solo il 30% del potere calorifico totale).
L'anidride carboniosa (CO) è la responsabile del fumo nero, altissimamente inquinante ma soprattutto dannosissimo perché l'anidride carboniosa tende a legarsi con altri componenti quando è nell'atmosfera, dando origine a composti altamente inquinanti. Il CO2, a confronto è un'aerosol per il mal di gola.
Inquinamento a parte, per il motore ci sono solo danni.
La parte di gasolio che non riesce a bruciare, è un componente che in camera di scoppio rimane liquida, idem nei condotti di scarico. Un liquido in camera di scoppio, anche se in bassa %, riduce molto il rendimento di combustione, molto di più di quanto si possa percepire dalla bassa percentuale. Risultato, anche la benzina brucia male, con innalzamento dei consumi e soprattutto dell'inquinamento.
Se poi il motore ha una centralina elettronica che controlla i parametri di combusitone, questa cerca di correggere l'errore modificando la regolazione degli iniettori. Tanto spreco di elettronica da parte del costruttore buttato via per un vecchio detto che forse andava bene nella balilla degli anni 30 di mio nonno, certamente mai certificato da un ufficio studi di motoristi.
Se poi le microgoccioline di gasolio si appoggiano sulle sedi di valvole, e qualcuna ci si appoggia di sicuro, quando gli arriva sopra la valvola con la forza esercitata sulla sede per fare la tenuta, la microgocciolina che rimane li, essendo liquida, quindi incomprimibile, scava nella sede, erodendola e creando delle vaiolature. Una volta ... un piffero, perché le sedi erano più larghe e certamente la pressione di contatto era più bassa, ma soprattutto le testate erano in ghisa, molto più resistente alle pressioni di contatto localizzate. Inoltre un motore durava meno e magari non si faceva a tempo a vedere l'effetto negativo perché il motore era già cadavere per altri motivi.
Non parliamo delle incrostazioni che aumenterebbero sensibilmente, intaccando la camera di combusione, le valvole e relative sedi, le fasce elastiche.
In quanto al potere lubrificante ... no!!!.
Il gasolio di per se è un pessimo lubrificante, e lo si usa per lavare le parti grasse (come qualcuno faceva per pulire le catene della moto di molti anni fa), dunque che cosa lubrifica? solo perché al tatto lo sento unto? ma dai!.
Un litro di gasolio lubrifica meno di una goccia di olio da miscela, specialmente ora che è povero di paraffina.
Infatti i motori a miscela richiedono il 2% (circa ) di olio nella benzina che, rispetto all'aria, nel cilindro ci va in quantità comunque infinitesime e nessuno si sognerebbe di metterci del gasolio al posto dell'olio.
Raga', i motori sono progettati e costruiti da aziende con anni di esperienza di migliaia di tecnici ai quali il i detti e le usanze del mio amatissimo nonno non hanno nulla da insegnare.
In caso di guasto in garanzia, ve la sentireste di raccontare la furbata del gasolio al centro di assistenza che deve riconoscere l'intervento in garanzia?

Riassunto, per rovinare un motore, è molto più economico tirargli una martellata sopra, invece che spendere soldi per il gasolio.
Ma non metteteci nemmeno l'olio da miscela , perché la questione delle microgoccioline sulle sedi valvole rimane valida.
Spero di essere stato chiaro, ovviamente senza alcuna offesa o acredine rispetto ai ns. amati nonni (il mio purtroppo non c'è più da tempo) Crying or Very sad ed alle loro usanze.
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giomasce (autore)
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VanBob ha scritto:
giomasce ha scritto:
VanBob ha scritto:
Mai sentito parlare di rapporto di compressione?

E poi scusa... se ne sei tanto convinto perchè non fai TU la prova e poi vieni a dirci come funziona???


magari proprio per informarmi su chi ha già fatto quest'esperimento non credi?

No, non credo.
Stai cercando di "imporci" che la cosa si può fare.


No, non sto imponendo niente, chiedo solo l'esperienza di chi ne ha a proposito di quest'esperimento.
Magari conosco anch'io la teoria dei motori endotermici e la chimica dei carburanti.
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VanBob
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Se la conosci immagino che potrai rispondere da solo al tuo quesito.
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giomasce (autore)
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VanBob ha scritto:
Se la conosci immagino che potrai rispondere da solo al tuo quesito.


infatti non l'avrei proposto se non sapessi da solide basi teoriche che una miscela all'1% potrebbe avere effetti positivi e nessuna controindicazione.
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VanBob
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- Ultima modifica di VanBob il 14/01/10 14:53, modificato 1 volta in totale
giomasce ha scritto:
usarlo quindi come additivo per migliorare la lubrificazione delle sedi valvole (aspirazione) e per migliorare la resa della combustione.

Se tu conoscessi ciò di cui parliamo sapresti anche che la lubrificazione delle valvole nei 4T a benzina è affidata all'olio motore. Del resto lubrificare la "sede" della valvola non ha molto senso ai fini della sua protezione poichè nella sede non vi sono parti in attrito.
Sulla resa della combustione mi sembra che ti abbiano già detto tutto.

Pensa invece a come si comporterebbero pompa ed iniettori...

Se ci elencassi gli "effetti positivi" magari...
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giomasce (autore)
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fongio ha scritto:
Il gasolio, alla pressione che si forma nei cilindri di un motore a ciclo 8 (benzina) non si accende. Si accenderebbe per la temperatura, ma non ne ha il tempo.
Per la presenza della combustione di benzina se ne brucia solo una minima parte ( di quell'eventuale 1%) dando luogo ad una combustione imperfetta con trasformazione del carbonio (C) in anidride carboniosa (CO) anziché avere la combustione completa in anidride carbonica (CO2), con perdita del 70% del potere calorifico della parte che brucia (perché la combustione da C a CO rende solo il 30% del potere calorifico totale).
L'anidride carboniosa (CO) è la responsabile del fumo nero, altissimamente inquinante ma soprattutto dannosissimo perché l'anidride carboniosa tende a legarsi con altri componenti quando è nell'atmosfera, dando origine a composti altamente inquinanti. Il CO2, a confronto è un'aerosol per il mal di gola.
Inquinamento a parte, per il motore ci sono solo danni.
La parte di gasolio che non riesce a bruciare, è un componente che in camera di scoppio rimane liquida, idem nei condotti di scarico. Un liquido in camera di scoppio, anche se in bassa %, riduce molto il rendimento di combustione, molto di più di quanto si possa percepire dalla bassa percentuale. Risultato, anche la benzina brucia male, con innalzamento dei consumi e soprattutto dell'inquinamento.
Se poi il motore ha una centralina elettronica che controlla i parametri di combusitone, questa cerca di correggere l'errore modificando la regolazione degli iniettori. Tanto spreco di elettronica da parte del costruttore buttato via per un vecchio detto che forse andava bene nella balilla degli anni 30 di mio nonno, certamente mai certificato da un ufficio studi di motoristi.
Se poi le microgoccioline di gasolio si appoggiano sulle sedi di valvole, e qualcuna ci si appoggia di sicuro, quando gli arriva sopra la valvola con la forza esercitata sulla sede per fare la tenuta, la microgocciolina che rimane li, essendo liquida, quindi incomprimibile, scava nella sede, erodendola e creando delle vaiolature. Una volta ... un piffero, perché le sedi erano più larghe e certamente la pressione di contatto era più bassa, ma soprattutto le testate erano in ghisa, molto più resistente alle pressioni di contatto localizzate. Inoltre un motore durava meno e magari non si faceva a tempo a vedere l'effetto negativo perché il motore era già cadavere per altri motivi.
Non parliamo delle incrostazioni che aumenterebbero sensibilmente, intaccando la camera di combusione, le valvole e relative sedi, le fasce elastiche.
In quanto al potere lubrificante ... no!!!.
Il gasolio di per se è un pessimo lubrificante, e lo si usa per lavare le parti grasse (come qualcuno faceva per pulire le catene della moto di molti anni fa), dunque che cosa lubrifica? solo perché al tatto lo sento unto? ma dai!.
Un litro di gasolio lubrifica meno di una goccia di olio da miscela, specialmente ora che è povero di paraffina.
Infatti i motori a miscela richiedono il 2% (circa ) di olio nella benzina che, rispetto all'aria, nel cilindro ci va in quantità comunque infinitesime e nessuno si sognerebbe di metterci del gasolio al posto dell'olio.
Raga', i motori sono progettati e costruiti da aziende con anni di esperienza di migliaia di tecnici ai quali il i detti e le usanze del mio amatissimo nonno non hanno nulla da insegnare.
In caso di guasto in garanzia, ve la sentireste di raccontare la furbata del gasolio al centro di assistenza che deve riconoscere l'intervento in garanzia?

Riassunto, per rovinare un motore, è molto più economico tirargli una martellata sopra, invece che spendere soldi per il gasolio.
Ma non metteteci nemmeno l'olio da miscela , perché la questione delle microgoccioline sulle sedi valvole rimane valida.
Spero di essere stato chiaro, ovviamente senza alcuna offesa o acredine rispetto ai ns. amati nonni (il mio purtroppo non c'è più da tempo) Crying or Very sad ed alle loro usanze.


la formazione di CO è soggetta a ferree leggi fische leggi temperatura pressione e presenza o meno di ossigeno in eccesso, quindi in una miscela al 1% di gasolio queste condizioni NON ci sono.
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giomasce (autore)
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una miscela all'1% ha miscibilità completa quindi NIENTE GOCCIOLINE!
Da chimica dei carburanti....
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VanBob
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Rinnovo la domanda... elencaci gli "effetti positivi"...
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Utente allontanato
giomasce (autore)
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VanBob ha scritto:
Rinnovo la domanda... elencaci gli "effetti positivi"...

dunque gli effetti positivi potrebbero essere una migliore pulizia dalle incrostazioni una combustione più completa e un leggero aumento del rendimento.
Utente allontanato
giomasce (autore)
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fongio ha scritto:
Il gasolio, alla pressione che si forma nei cilindri di un motore a ciclo 8 (benzina) non si accende. Si accenderebbe per la temperatura, ma non ne ha il tempo.
Per la presenza della combustione di benzina se ne brucia solo una minima parte ( di quell'eventuale 1%) dando luogo ad una combustione imperfetta con trasformazione del carbonio (C) in anidride carboniosa (CO) anziché avere la combustione completa in anidride carbonica (CO2), con perdita del 70% del potere calorifico della parte che brucia (perché la combustione da C a CO rende solo il 30% del potere calorifico totale).
L'anidride carboniosa (CO) è la responsabile del fumo nero, altissimamente inquinante ma soprattutto dannosissimo perché l'anidride carboniosa tende a legarsi con altri componenti quando è nell'atmosfera, dando origine a composti altamente inquinanti. Il CO2, a confronto è un'aerosol per il mal di gola.
Inquinamento a parte, per il motore ci sono solo danni.
La parte di gasolio che non riesce a bruciare, è un componente che in camera di scoppio rimane liquida, idem nei condotti di scarico. Un liquido in camera di scoppio, anche se in bassa %, riduce molto il rendimento di combustione, molto di più di quanto si possa percepire dalla bassa percentuale. Risultato, anche la benzina brucia male, con innalzamento dei consumi e soprattutto dell'inquinamento.
Se poi il motore ha una centralina elettronica che controlla i parametri di combusitone, questa cerca di correggere l'errore modificando la regolazione degli iniettori. Tanto spreco di elettronica da parte del costruttore buttato via per un vecchio detto che forse andava bene nella balilla degli anni 30 di mio nonno, certamente mai certificato da un ufficio studi di motoristi.
Se poi le microgoccioline di gasolio si appoggiano sulle sedi di valvole, e qualcuna ci si appoggia di sicuro, quando gli arriva sopra la valvola con la forza esercitata sulla sede per fare la tenuta, la microgocciolina che rimane li, essendo liquida, quindi incomprimibile, scava nella sede, erodendola e creando delle vaiolature. Una volta ... un piffero, perché le sedi erano più larghe e certamente la pressione di contatto era più bassa, ma soprattutto le testate erano in ghisa, molto più resistente alle pressioni di contatto localizzate. Inoltre un motore durava meno e magari non si faceva a tempo a vedere l'effetto negativo perché il motore era già cadavere per altri motivi.
Non parliamo delle incrostazioni che aumenterebbero sensibilmente, intaccando la camera di combusione, le valvole e relative sedi, le fasce elastiche.
In quanto al potere lubrificante ... no!!!.
Il gasolio di per se è un pessimo lubrificante, e lo si usa per lavare le parti grasse (come qualcuno faceva per pulire le catene della moto di molti anni fa), dunque che cosa lubrifica? solo perché al tatto lo sento unto? ma dai!.
Un litro di gasolio lubrifica meno di una goccia di olio da miscela, specialmente ora che è povero di paraffina.
Infatti i motori a miscela richiedono il 2% (circa ) di olio nella benzina che, rispetto all'aria, nel cilindro ci va in quantità comunque infinitesime e nessuno si sognerebbe di metterci del gasolio al posto dell'olio.
Raga', i motori sono progettati e costruiti da aziende con anni di esperienza di migliaia di tecnici ai quali il i detti e le usanze del mio amatissimo nonno non hanno nulla da insegnare.
In caso di guasto in garanzia, ve la sentireste di raccontare la furbata del gasolio al centro di assistenza che deve riconoscere l'intervento in garanzia?

Riassunto, per rovinare un motore, è molto più economico tirargli una martellata sopra, invece che spendere soldi per il gasolio.
Ma non metteteci nemmeno l'olio da miscela , perché la questione delle microgoccioline sulle sedi valvole rimane valida.
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rileggendo mi sa che avevi capito il contrario di quello che affermo
parlavo di miscela di benzian con l'1% di gasolio NON VICEVERSA!
Sailornet