[Classic 21 open] Barca autocostruita [pag. 103]
oreste
- 1021/2641
hai proprio ragione , non capiscono
in mare non ci sono osterie..
Sam.IT (autore)
- 1022/2641
Eccomi di nuovo con un piccolo aggiornamento lavori.......come avevo detto in precedenza ho incollato, consolle, poggiareni e costolatura ed ecco alcune foto:
Ho anche nastrato il gavone dell'ancora e il blocchetto di legno del golfare di prua con tre strati di biassiale
Saluti
Sam
Ho anche nastrato il gavone dell'ancora e il blocchetto di legno del golfare di prua con tre strati di biassiale
Saluti
Sam
Chi va per mare naviga, chi resta a terra giudica!
Sam.IT (autore)
- 1023/2641
Dimenticavo........avevo pensato di pannellare i fianchi, lasciando aperto solo dove ci sono le due costole con gli scassi per il mezzomarinaio
o per le canne da pesca......voi che ne dite......o lascio tutto aperto
O cosi ?
Buona Domenica a tutti
Sam
o per le canne da pesca......voi che ne dite......o lascio tutto aperto
O cosi ?
Buona Domenica a tutti
Sam
Chi va per mare naviga, chi resta a terra giudica!
dna
- 1024/2641
con la parete chiusa e l'apertura sembra più rifinita! per il resto, che spettacolo!!!
A nuoto!
maumarti
- 1025/2641
- Ultima modifica di maumarti il 01/07/12 15:01, modificato 1 volta in totale
ciao Samu
sta venendo uno spettacolo; bravissimo.
Faccio qualche considerazione a ruota libera per ciò che riguarda il rivestimento delle contromurate.
Dal punto di vista estetico senza dubbio la barca ha una apparenza di maggior pregio, e forse il lavoro di finitura è minore rispetto alla carteggiatura e ad una degna finitura della costolatura che rimarrebbe a vista.
Dal punto di vista funzionale, poco cambia, salvo il fatto che o hai l'assoluta certezza che non possa insinuarsi e ristagnare acqua, che farebbe danni notevoli, oppure è meglio che non ci sia nulla.
Eventualmente le soluzioni possono essere quindi quattro:
1 - fai le contromurate, ma con schiumatura di tutti i volumi che vengono sigillati, in modo da essere certo che non possano prodursi infiltrazioni e ristagni (similmente a quanto hai fatto per il sotto pagliolato). Sarebbe anche una riserva di galleggiamento aggiuntiva, che non fa mai male.
Per contro hai una discreta quantità di lavoro in piu', e anche di denaro da investire.
2 - Fai le contromurate, ma i pannelli (per esempio due sezioni per murata) devono essere smontabili per la manutenzione straordinaria, essendo avvitati alle costole. I pannelli sarebbe bene lasciassero una fessura di tre centimetri in basso, al confine con il calpestio, in modo che l'acqua (schizzi, ondate, pioggia) possa defluire liberamente sul pagliolato, per essere evacuata poi dagli ombrinali.
3 - Fai le contromurate incollate, ma con numerosi e ampi portelli di ispezione ed accesso. Deve rimanere la fessura sotto, al margine con il pagliolato, per le ragioni di cui prima.
Sarà una soluzione relativamente veloce da mettere in atto, ma la manutenzione straordinaria risulterà un po' più impegnativa.
4 - non fai le contromurate, e lasci a vista le costole, che se ben rifinite sono belle da vedere e danno un certa aria di "tecnico". Metti in conto anche che con le costole a vista è evidente anche per gli increduli, che la barca è di legno e l'hai fatta tu. Con le contromurate potrebbe essere più facilmente scambiata per una barca di vetroresina.
ciao
mauri
sta venendo uno spettacolo; bravissimo.
Faccio qualche considerazione a ruota libera per ciò che riguarda il rivestimento delle contromurate.
Dal punto di vista estetico senza dubbio la barca ha una apparenza di maggior pregio, e forse il lavoro di finitura è minore rispetto alla carteggiatura e ad una degna finitura della costolatura che rimarrebbe a vista.
Dal punto di vista funzionale, poco cambia, salvo il fatto che o hai l'assoluta certezza che non possa insinuarsi e ristagnare acqua, che farebbe danni notevoli, oppure è meglio che non ci sia nulla.
Eventualmente le soluzioni possono essere quindi quattro:
1 - fai le contromurate, ma con schiumatura di tutti i volumi che vengono sigillati, in modo da essere certo che non possano prodursi infiltrazioni e ristagni (similmente a quanto hai fatto per il sotto pagliolato). Sarebbe anche una riserva di galleggiamento aggiuntiva, che non fa mai male.
Per contro hai una discreta quantità di lavoro in piu', e anche di denaro da investire.
2 - Fai le contromurate, ma i pannelli (per esempio due sezioni per murata) devono essere smontabili per la manutenzione straordinaria, essendo avvitati alle costole. I pannelli sarebbe bene lasciassero una fessura di tre centimetri in basso, al confine con il calpestio, in modo che l'acqua (schizzi, ondate, pioggia) possa defluire liberamente sul pagliolato, per essere evacuata poi dagli ombrinali.
3 - Fai le contromurate incollate, ma con numerosi e ampi portelli di ispezione ed accesso. Deve rimanere la fessura sotto, al margine con il pagliolato, per le ragioni di cui prima.
Sarà una soluzione relativamente veloce da mettere in atto, ma la manutenzione straordinaria risulterà un po' più impegnativa.
4 - non fai le contromurate, e lasci a vista le costole, che se ben rifinite sono belle da vedere e danno un certa aria di "tecnico". Metti in conto anche che con le costole a vista è evidente anche per gli increduli, che la barca è di legno e l'hai fatta tu. Con le contromurate potrebbe essere più facilmente scambiata per una barca di vetroresina.
ciao
mauri
Maurizio Martinucci - Ferrara
thedoor788
- 1026/2641
Anche io sono per chiudere tutto, molto più bella.
Fil
Fil
Chaparral2335
- 1027/2641
Quoto theodor e dna
Lorenzo
Insegnante di navigazione e meccanica
Pilota tesserato FIM
Istruttore di motonautica
Marshall M100 prima serie
Mercury elpto 2 tempi 105 cavalli circa
Eliche apollo 21p ballistic 24p
Carrello satellite 1000
Insegnante di navigazione e meccanica
Pilota tesserato FIM
Istruttore di motonautica
Marshall M100 prima serie
Mercury elpto 2 tempi 105 cavalli circa
Eliche apollo 21p ballistic 24p
Carrello satellite 1000
Sam.IT (autore)
- 1028/2641
maumarti ha scritto:ciao Samu.....
Dal punto di vista estetico senza dubbio la barca ha una apparenza di maggior pregio, e forse il lavoro di finitura è minore ........ Dal punto di vista funzionale, poco cambia, ......., 2 - Fai le contromurate, ma i pannelli (per esempio due sezioni per murata) devono essere smontabili per la manutenzione straordinaria, essendo avvitati alle costole. I pannelli sarebbe bene lasciassero una fessura di tre centimetri in basso, al confine con il calpestio, in modo che l'acqua (schizzi, ondate, pioggia) possa defluire liberamente sul pagliolato, per essere evacuata poi dagli ombrinali......
Ciao Mau, dna e fil, è ciò che pensavo e che volevo fare ma come dice mia madre "...eterno indeciso...." mi serviva uno spunto in più per decidere sul sicuro.
Tecnicamente parlando come dice l'amico mauri se non pannellassi rimarrebbe la testimonianza dell'autocostruzione e della veridicità della costruzione in legno
ma come si dice "l'occhio vuole anche la sua parte"......quindi, deciso per il punto 2 di Mau......a tal proposito......ma se una volta incollati cordonati e nastrati e di nuovo, stuccati rasati e verniciati (dopo mano di fondo/primer) ma da dove entrerebbe l'acqua all'interno Mau???
Un saluto a tutti voi
Sam
Chi va per mare naviga, chi resta a terra giudica!
Sam.IT (autore)
- 1029/2641
Ciao Chaparral2335, abbiamo risposto insieme........si quoto anche te.....e grazie del consiglio.
Sam
Sam
Chi va per mare naviga, chi resta a terra giudica!
maumarti
- 1030/2641
ciao Sam
l'acqua non ha le ossa, è terribile e passa dappertutto.
Nel mio S. Lucia (prima versione) ero certo di avere posato il pagliolato con incollature stagne e cordonate, ma dopo una stagione, la barca sul carrello, ho visto gocciolare acqua dalla chiglia.
Non credevo ai miei occhi.
Quella è stata la molla per smantellare il fondo e rifarlo poi con più deadrise, e soprattutto completamente ispezionabile.
Quando ho smantellato il fondo, dentro a tre delle otto casse che io ritenevo essere stagne, c'era un po' d' acqua.
Ora il problema non c'è più, e ho imparato la lezione; da parte mia non farò più volumi che non siano ispezionabili tramite portelli e botole.
Ciao!
mauri
l'acqua non ha le ossa, è terribile e passa dappertutto.
Nel mio S. Lucia (prima versione) ero certo di avere posato il pagliolato con incollature stagne e cordonate, ma dopo una stagione, la barca sul carrello, ho visto gocciolare acqua dalla chiglia.
Non credevo ai miei occhi.
Quella è stata la molla per smantellare il fondo e rifarlo poi con più deadrise, e soprattutto completamente ispezionabile.
Quando ho smantellato il fondo, dentro a tre delle otto casse che io ritenevo essere stagne, c'era un po' d' acqua.
Ora il problema non c'è più, e ho imparato la lezione; da parte mia non farò più volumi che non siano ispezionabili tramite portelli e botole.
Ciao!
mauri
Maurizio Martinucci - Ferrara
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